Sfruttamento del lavoro, approvata la mozione per potenziare il Protocollo unitario

PRATO – Lotta allo sfruttamento lavorativo, approvata dal Consiglio la mozione delle forze di maggioranza per rinnovare e potenziare il Protocollo unitario in scadenza il 31 dicembre. L’atto, votato nella seduta di giovedì 19 dicembre, è il primo tassello delle iniziative che i partiti e le liste che sostengono la sindaca Bugetti hanno messo in campo per rafforzare la battaglia su lavoro e diritti.

“Il protocollo – dice Aksel Fazio, consigliere comunale Pd – rappresenta un modello di governance territoriale unico nel suo genere, che vede la collaborazione di tutti gli attori fondamentali: il Comune di Prato come coordinatore, la procura per il presidio di legalità, i sindacati Cgil, Cisl e Uil con le loro categorie del tessile, l’Asl Toscana Centro per gli aspetti sanitari, il centro di ricerca L’Altro Diritto per il supporto scientifico e il progetto Satis per l’assistenza diretta alle vittime”.

“Il cuore operativo – continua Fazio – è lo sportello anti-tratta e anti-sfruttamento dei servizi sociali, che non si limita a raccogliere le segnalazioni, ma attiva un percorso integrato. Il protocollo prevede infatti un approccio a 360 gradi: soluzioni abitative immediate attraverso il social housing, assistenza sanitaria garantita dall’Asl, corsi di italiano e formazione professionale per l’inserimento lavorativo. Il Comune di Prato è da anni in prima linea su questo fronte, anche attraverso progetti innovativi come Soleil. Ma lo sfruttamento evolve continuamente, trovando nuove forme e nuovi settori. Per questo chiediamo alla Regione di rafforzare il suo sostegno, in particolare per quanto riguarda il diritto alla casa e i percorsi di formazione. Al governo chiediamo invece di intervenire a monte con strumenti più incisivi, per esempio con l’estensione del programma di protezione testimoni agli stranieri che denunciano situazioni di sfruttamento, come proposto dallo stesso procuratore capo di Prato Tescaroli. Solo con un approccio integrato e risorse adeguate possiamo spezzare il circolo vizioso dello sfruttamento e garantire percorsi di vera integrazione sociale e lavorativa”.

La proposta si inserisce nel più ampio patto sociale contro lo sfruttamento previsto dal programma elettorale, che mira a creare un sistema di collaborazione e responsabilità condivisa per contrastare tutte le forme di sfruttamento lavorativo.

“Tra le azioni concrete – sottolinea Lorenzo Chiani, capogruppo di Sinistra Unita Prato con Bugetti – la mozione prevede l’ampliamento dei corsi di italiano e l’attivazione di percorsi di riqualificazione professionale per favorire il reinserimento lavorativo delle vittime. Nel documento si chiede inoltre di verificare l’esito delle circa 2mila domande di regolarizzazione presentate nell’estate 2020. Inoltre, come presidente della commissione 2, promuoverò un percorso di audizioni all’interno della commissione stessa con le associazioni di categorie e i sindacati locali per approfondire le tematiche sulla lotta allo sfruttamento lavorativo”.

Sull’approvazione della mozione interviene anche Carmine Maioriello, capogruppo del Movimento 5 Stelle: “Fondamentale sarà anche la realizzazione di campagne informative multilingue sui diritti dei lavoratori, in collaborazione con sindacati e associazioni datoriali. L’obiettivo è costruire un modello di sviluppo fondato sulla legalità e sulla dignità del lavoro, proteggendo al contempo le aziende sane dalla concorrenza sleale”.

“Ricordiamo – conclude Maioriello – anche quanto sia dannosa l’illegalità e lo sfruttamento nel lavoro nei confronti delle aziende che correttamente investono per il rispetto delle norme”.