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Frana di Migliana, Geoapp: “Fondamentale tenere alta l’attenzione”

Presentati in Comune i risultati del monitoraggio. La società: "La sua attività tende ad aumentare con le piogge e a rallentare in estate"

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CANTAGALLO – Migliana, frana sorvegliata speciale. È stata al centro dell’incontro pubblico tenutosi il 13 maggio, nella sala del palazzo comunale, tra l’amministrazione comunale, i cittadini e i tecnici della società Geoapp che hanno presentato i risultati del monitoraggio del fenomeno. La riunione è stata l’occasione per aggiornare la popolazione residente sulle misure di sorveglianza in atto.

La frana, classificata dal 2013 con pericolosità molto elevata (P4) dal Pai, il Piano di assetto idrogeologico, interessa un’area di oltre 200mila metri quadrati dove abitano circa una settantina di persone. Secondo i dati forniti da Geoapp, si tratta di uno scivolamento roto-traslativo di grandi dimensioni, con una profondità media compresa tra i 16 e i 24 metri. Il movimento è però estremamente lento, con una velocità media di deformazione tra i 5 e i 15 millimetri all’anno e risulta influenzato principalmente dalle precipitazioni. La frana ha un volume compreso tra 800mila e 4 milioni di metri cubi.

“La frana non ha mai presentato finora segnali di accelerazione preoccupanti. Si tratta di un fenomeno estremamente lento, con una velocità di movimento inferiore ai 16 millimetri all’anno: la sua attività tende ad aumentare con le piogge e a rallentare durante i mesi estivi – ha spiegato Paolo Farina, geologo, fondatore e amministratore unico di Geoapp – Fenomeni di questo tipo raramente rappresentano un pericolo per l’incolumità delle persone, a meno che non vi siano strutture già compromesse o pericolanti. Alcuni cittadini segnalano danni agli edifici, in particolare quelli ad elevata vulnerabilità, cioè quelli costruiti con fondazioni superficiali e senza adeguate soluzioni tecniche. Lesioni e piccole fratture, infatti, possono ampliarsi nel tempo”.

“È importante – ha aggiunto – che i cittadini si confrontino con tecnici qualificati per valutare gli interventi più adatti a ridurre la vulnerabilità dei propri edifici. Sebbene il movimento franoso possa causare danni nel lungo periodo, non sono probabili sviluppi improvvisi o scenari di collasso dell’intero versante. Proprio per questo è fondamentale mantenere alta l’attenzione e proseguire con un monitoraggio sistematico”.

Dal 2013 l’area è stata oggetto di interventi di regimazione delle acque e di monitoraggio. Nel biennio 2020-2021, grazie ad un finanziamento regionale, è stato installato un sistema di sorveglianza avanzato funzionale alla progettazione degli interventi di sistemazione del versante, A partire dal 2023 la manutenzione di tale sistema di monitoraggio è stata presa in carico dal Comune di Cantagallo. I dati raccolti finora hanno consentito di migliorare il quadro conoscitivo del fenomeno franoso, confermando l’entità e la distribuzione spaziale dei movimenti registrati a partire dal 2013, senza evidenziare accelerazioni significative.

Il sindaco di Cantagallo, Guglielmo Bongiorno, ha invitato i cittadini a collaborare attivamente nel monitoraggio della frana, segnalando tempestivamente ed intervenendo su eventuali nuove fessurazioni o anomalie negli edifici.

“La partecipazione degli abitanti è essenziale per garantire una sorveglianza efficace – ha dichiarato il primo cittadino – Abbiamo oggi un quadro molto preciso del fenomeno: conosciamo la sua dinamica e la velocità con cui si muove, che varia tra i 5 e i 15 millimetri l’anno a seconda del settore della frana. Non si tratta di un movimento parossistico, quindi non c’è un rischio immediato di scivolamento improvviso che possa mettere in pericolo la vita delle persone. Tuttavia, è un fenomeno attivo, da tenere sotto controllo”.

“Proprio per questo – ha aggiunto – è stato redatto un progetto esecutivo di messa in sicurezza, un intervento importante del valore di alcuni milioni di euro. La situazione non ci allarma, ma richiede, da parte di tutti, interventi di manutenzione per la corretta regimazione delle acque sia sulle aree pubbliche che nelle proprietà private, oltre che attenzione costante. Sapere che il fenomeno non evolve improvvisamente ci consente di lavorare con maggiore efficacia, puntando a ridurre progressivamente i suoi effetti con interventi mirati”.

In base alla classificazione P4 del Pai, nell’area interessata non sono consentiti nuovi edifici o ampliamenti; sono permessi solo interventi di demolizione senza ricostruzione e opere volte a ridurre la vulnerabilità degli edifici esistenti.

Per informazioni sul monitoraggio e per consultare i documenti tecnici relativi alla frana, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Cantagallo. La presentazione di Geoapp sul monitoraggio della frana Qui.

© Riproduzione riservata

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