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PRATO – Messa alla prova, firmato al Tribunale di Prato il Protocollo d’intesa per la Map, messa alla prova, a cui la giunta ha dato il via libera lo scorso 29 ottobre. Con questa firma, siglata il 7 novembre, il Comune di Prato rinnova la convenzione con il tribunale per l’attivazione dell’istituto della sospensione del processo con messa alla prova.
L’accordo è stato firmato dal Comune di Prato e da quelli di Montemurlo, Vernio, Cantagallo e Vaiano, oltre che dalla presidente del tribunale facente funzione Lucia Schiaretti e dalla direttrice generale dell’Ulepe di Prato Alessandra Pellegrini.
Come ha spiegato la presidente del tribunale facente funzione Lucia Schiaretti, la messa alla prova è una modalità alternativa di definizione del processo, attivabile sin dalla fase delle indagini preliminari, attraverso la quale è possibile pervenire a una pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato quando il periodo di prova a cui accede l’indagato o l’imputato si concluda con esito positivo. Viene utilizzato per i cosiddetti ‘reati minori’. Tale istituto prevede lo svolgimento di un lavoro di pubblica utilità che si declina nelle attività indicate nel programma di prova predisposto dallo stesso indagato-imputato di concerto con l’Ufficio esecuzione penale esterna del tribunale e approvato dal giudice che può effettuare delle modifiche con il consenso dell’interessato.
Grazie alla precedente convenzione, sono stati attivati 11 progetti di messa alla prova all’interno dell’ente. Si è trattato di collaborazioni alle attività degli uffici comunali in compiti amministrativi, di accoglienza o di supporto con esiti molto positivi che hanno dimostrato un’elevata motivazione nel portare a termine il periodo di prova. La nuova convenzione coprirà il periodo 2025-2029, rinnovabile per altri 5 anni tacitamente.
“Questo è il primo passo verso la realizzazione di una forma di giustizia comunitaria e il nostro auspicio è quello di riuscire a dimostrare che dagli errori può nascere qualcosa di positivo – ha dichiarato la sindaca Ilaria Bugetti – Questo è anche il messaggio che la Giustizia stessa, cardine fondamentale della democrazia del nostro paese, deve dare. Di fatto la Map è un modo per offrire alla cittadinanza la possibilità di riscattarsi attraverso una seconda opportunità e un vero e proprio percorso di recupero. Mettendoci tutti insieme si può trovare il modo di recuperare. Pertanto ringrazio l’Ulepe per il lavoro che fa e anche tutti i Comuni che hanno aderito”.