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‘Rivivi Val di Bisenzio’, al via il progetto di rigenerazione della vallata

Coinvolte decine di associazioni per attivare servizi di prossimità e promuovere l'identità delle comunità locali

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VAL DI BISENZIO – Migliorare la vita della comunità, contrastare il disagio socioeconomico, salvaguardare il patrimonio ambientale e favorire lo sviluppo territoriale. Questi gli obiettivi del progetto Rivivi Val di Bisenzio, un attivatore di servizi di prossimità per sostenere la rigenerazione delle comunità della valle.

L’iniziativa, già operativa, è stata presentata il 7 novembre da Lorenzio Chiani, referente del progetto e della Cooperativa Eccoci con tutti i soggetti partner. Sono intervenute le sindache Francesca Vivarelli (Vaiano) e Maria Lucarini (Vernio), mentre il vicesindaco di Cantagallo, Giulio Bellini ha inviato un messaggio. Ha partecipato anche Tommaso Neri del Gal Start che ha messo in evidenza come il progetto metta al centro la dimensione comunitaria dei territori.

Rivivi Val di Bisenzio è promosso nell’ambito del progetto di rigenerazione delle comunità Gal Start – ha spiegato Chiani – viene finanziato attraverso i fondi comunitari del Piano di Sviluppo Rurale con un contributo di circa 225mila euro a cui si aggiungono 22mila dei soggetti attuatori con un investimento totale di circa 250mila euro”.

Ad animare il progetto, mettendogli gambe sul territorio, c’è una vasta rete di soggetti associativi e istituzionali. “La partecipazione di tanti e diversi soggetti è fondamentale, Rivivi Val di Bisenzio è un progetto della comunità realizzato insieme alla comunità e questo è un grande valore aggiunto”, ha messo in evidenza la sindaca Lucarini sottolineando anche la concretezza delle iniziative in campo, a partire dalla creazione di una Cooperativa di comunità.

Il progetto si pone un obiettivo ambizioso e al tempo stesso molto concreto: ideare ed erogare, servizi e iniziative in ambito assistenziale, educativo, ricreativo e civico in sinergia con cittadini, istituzioni, aziende, stakeholder ed enti del terzo settore.

“Questo è sicuramente un progetto modello che coglie una necessità strategica, quella di sostenere le comunità delle aree interne, offrendo opportunità ai nostri territori – ha sottolineato la sindaca Vivarelli – a problemi di sviluppo che sono complessi è necessario dare risposte di rete e di sistema proprio come questa”.

Già dal mese di settembre, sono stati attivati gli avamposti di comunità. Sono luoghi di ascolto, socializzazione ed erogazione dei servizi essenziali di prossimità, dove promuovere anche l’educazione e la sensibilizzazione ambientale.

“Si tratta di presidi comunitari fondamentali – ha messo in evidenza il vicesindaco Giulio Bellini – siamo orgogliosi di ospitare negli spazi comunali di Usella un’esperienza che mete al centro la comunità e i suoi bisogni, prima di tutto quelli di carattere sociale”.

Gli avamposti di comunità sono già attivi a Vaiano (Circolo Le Fornaci) via delle Fornaci 21, tutti i martedì e venerdì dalle 14 alle 17; a Vernio (Museo Mumat) via della Posta vecchia 1, tutti i martedì e venerdì dalle 10 alle 13; a Cantagallo (Bottega della salute di Usella) via San Lorenzo 14, tutti i sabati dalle 10 alle 13.

Sono partner gestori del progetto Eccoci Cooperativa Sociale Onlus, l’Associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana, l’Associazione Castanicoltori della Val di Bisenzio, l’Associazione Fondiaria Bosco dei Bardi, l’Associazione per lo sviluppo turistico della Valbisenzio, Tu Società Cooperativa Sociale, Cooperativa Sociale La Primavera e Gemma Aps. Sono invece partner sostenitori i Comuni di Vernio, Vaiano e Cantagallo insieme all’Unione dei Comuni della Val di Bisenzio, Coltibio Cooperativa agricola – Impresa sociale, Arci Comitato Territoriale Prato Aps, Coop Bisenzio Ombrone Società Cooperativa, Appennino Slow e l’Associazione Insieme Autismo.

Il progetto è articolato e si pone anche alcuni obiettivi specifici: recuperare immobili e terreni della Val di Bisenzio dove poter svolgere le azioni progettuali; monitorare costantemente i bisogni della comunità e degli stakeholder presenti in ogni singolo territorio; creare un’identità della Val di Bisenzio sviluppando una comunità sociale, turistica, inclusiva che si prende cura dell’ambiente.

Sono previste numerose tappe: iniziative di animazione del territorio e incentivazione dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e/o in difficoltà sociale anche grazie al recupero di antichi mestieri e alla salvaguardia ambientale; lo sviluppo di un’offerta turistica responsabile, sostenibile, accessibile, esperienziale e di comunità e infine la promozione di un percorso partecipativo per l’apertura di una Cooperativa di Comunità della Val di Bisenzio.

La ricerca di un’identità forte della Val di Bisenzio è un bisogno che molte associazioni e cittadini hanno espresso durante le iniziative pubbliche, per questo il progetto prevede come obiettivo finale quello aprire una cooperativa in grado di attrarre nuove risorse economiche e portare avanti le azioni progettuali una volta concluso il percorso.

Maggiori info qui, oppure chiamare il numero 331 6114429 o scrivere a info@portinerietoscane.it.

 

© Riproduzione riservata

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