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PRATO – Tipo, si chiude in grande il 2024 del progetto di turismo industriale di Prato e del suo territorio. I riflettori saranno tutti per il Lanificio Bisentino, che festeggia 80 anni di attività a conduzione familiare da ben 3 generazioni e ispirata ai princìpi di innovazione sostenibilità.
L’appuntamento sabato 14 dicembre è nella sede dell’azienda a Comeana, frazione del comune di Carmignano, alle 18.30: il lanificio apre in via straordinaria le proprie porte in notturna per un’immersione totale nel passato e nel presente di una delle aziende storiche del distretto tessile pratese, visitando i preziosi archivi di sciarpe e tessuti, prima del momento conviviale conclusivo, con musica e brindisi. Una delle caratteristiche fondamentali del Lanificio Bisentino è essere riuscito a tenere al centro la sostenibilità in ogni tipologia di prodotto, da quelli storici alle collezioni più creative. Oggi è specializzato nella produzione di tessuti in fibre animali, sia rigenerate che vergini. La creazione di una linea di accessori per i più importanti brand mondiali – principalmente sciarpe – è un’interessante evoluzione della storica produzione.
Insieme, quindi, alla visita ai pregiati archivi dell’azienda, ci sarà la musica del collettivo Hot Jazz Fm, per l’occasione in formazione duo, con Gabriele Stoppa (chitarra, percussioni e voce) e Giordano Geroni (susafono). Il repertorio degli artisti spazia dagli anni Venti ai Quaranta, coprendo tutto il periodo che va dal cosiddetto hot jazz o New Orleans fino alla nascita dello swing, senza disdegnare gli echi di questa musica arrivati in Italia in quegli anni. Quest’agile formazione vuole riscoprire la freschezza di un genere musicale che nasce come musica popolare, da ballo, ed espressione di vitalità, che non ha ancora quel carattere spesso troppo sofisticato e intellettuale del jazz più moderno. I musicisti fanno parte del collettivo fiorentino Hot Jazz Fm, un ensemble che al suo interno contiene varie formazioni con repertori eterogenei ma legati allo swing e al jazz delle origini, uniti spesso a forme teatrali e performative.
Quello del 14 dicembre con Tipo è uno degli appuntamenti compresi nell’iniziativa Di Mano In Mano che il Lanificio Bisentino organizza insieme alle istituzioni per i suoi 80 anni di storia: il giorno precedente, venerdì 13 dicembre, alle 17, al Museo del Tessuto avrà luogo La moda che parla al futuro, talk dedicato al futuro del comparto tessile, tra rapporti con le istituzioni, aziende e sostenibilità.
L’appuntamento è per sabato 14 dicembre alle 18.30 nella sede dell’azienda in via Lombarda 72 a Comeana di Carmignano. Costo dell’evento 15 euro. E’ possibile prenotare il proprio posto qui. Il programma completo di Tipo qui.
“Una notte speciale in un’azienda profondamente radicata sul territorio, come il Lanificio Bisentino, è il modo migliore per salutare il 2024 con Tipo e prepararci ai prossimi appuntamenti del 2025, già a partire da gennaio fino al Festival di aprile – commenta Chiara Bartalini, assessora al turismo del Comune di Prato – La ricchezza dell’archivio del lanificio e la qualità della musica proposta completano un appuntamento unico nel suo genere, che contribuiscono a fare di Tipo un punto di riferimento regionale e nazionale nel campo del turismo industriale, come abbiamo avuto modo di raccontare a Ivrea, a inizio dicembre, alla Conferenza internazionale sul turismo industriale. Ringrazio tutti i protagonisti coinvolti e invito a continuare a seguire gli appuntamenti di Tipo”.
“La presenza del Lanificio Bisentino sul nostro territorio è un vanto per l’amministrazione e la comunità di Carmignano – sottolinea Dario Di Giacomo, assessore al turismo del Comune di Carmignano – Un’azienda che ha saputo coniugare la tradizione all’innovazione, che ha scelto di spostarsi da Prato nella nostra piccola zona industriale sotto le dolci colline di Comeana, vicino ai filari che producono un vino venduto in tutto il mondo, esattamente come i suoi prodotti. Crediamo fortemente alla necessità di coniugare i prodotti industriali con i prodotti della terra per promuovere Prato e la sua provincia nel mondo. Eventi come Tipo vanno proprio in questa direzione, quindi ringraziamo il Comune di Prato e gli organizzatori per aver coinvolto un’azienda del nostro territorio”.
Lanificio Bisentino: la storia
La descrizione ufficiale dell’azienda. “Lanificio Bisentino è un’azienda storica del distretto pratese, la cui dinamicità è sempre stata un punto di forza. Era il 1944 quando i fratelli Guglielmo e Mario Gramigni fondarono l’impresa, insieme al cognato Ruggero Nincheri. Tempi duri, ma che offrivano grandi opportunità per chi sapeva stare sul mercato. Coperte e plaid sono stati i primi prodotti realizzati dall’azienda, che poi dagli anni Sessanta ha iniziato a realizzare tessuti per la moda. I fondatori hanno lasciato il posto a Giampiero, Paolo e Andrea Gramigni, che hanno continuato a far crescere il Lanificio Bisentino, raggiungendo nuovi traguardi, come la nascita della divisione accessori ElleBi, ora Manifattura Big. Nel 2010 l’azienda si è spostata nella zona di Comeana, vicina al distretto pratese ma in mezzo al verde della campagna toscana e alle vigne di Carmignano: una scelta fatta per avere nuovi spazi a disposizione e una mission completamente nuova, ancora più sensibile alle necessità umane e ambientali, cercando di guardare sempre al futuro. In linea con la continua ricerca di freschezza e contemporaneità, oggi il Lanificio è guidato da un team giovane, la terza generazione di una storia aziendale lunga oltre 70 anni. Giovanni, Giuditta e Guido hanno percorsi formativi diversi, ma hanno trovato nell’azienda la sintesi perfetta del proprio progetto professionale. Questo rende unico il Lanificio Bisentino: una lunga tradizione unita a un moderno mix di energie, risorse e competenze per costruire ogni giorno un futuro ricco per l’azienda, i suoi dipendenti, i suoi partner, i suoi clienti”.
Tipo: cos’è e cosa racconta
Tipo, Turismo industriale Prato è nato per far conoscere ai viaggiatori il territorio partendo dal passato e attraversando le grandi trasformazioni del presente, fino a ‘toccare’ il futuro che si sta formando sotto gli occhi del visitatore alla ricerca di una meta originale nella ‘Toscana che non ti aspetti’, dinamica e contemporanea. Sono proprio le fabbriche a raccontare la città e il distretto del Museo del Tessuto, del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e del Mumat – Museo delle macchine tessili, come modello di imprenditorialità, cura dell’ambiente e progettazione culturale. Un ‘dentro e fuori’ dalle archeologie industriali agli stabilimenti in attività, per toccare con mano i tessuti e la loro storia. L’esperienza di Tipo, avviata nel 2021 e ormai di grande successo, piace ai viaggiatori di tutta Italia che arrivano a Prato per visitare luoghi industriali suggestivi e ricchi di fascino, in cui è presente la mano di grandi architetti e si respirano le storie di coloro che li hanno vissuti. Tipo si può vivere in autonomia anche tramite l’app ufficiale, grazie alla quale è possibile organizzare il proprio tour attraverso itinerari tematici, tra musei e poli culturali, lungo il fiume Bisenzio, e visitando aziende attive, leader nella creazione di filati e tessuti sostenibili e di grande creatività.
Tipo, Turismo Industriale Prato è promosso da Comune di Prato, Fondazione Museo del Tessuto, Fondazione Cdse (Centro di documentazione storico etnografica); in collaborazione con i Comuni di Cantagallo, Carmignano, Poggio a Caiano, Montemurlo, Vaiano, Vernio, e con Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Acte (Associazione comunità tessili europee), Visit Tuscany, Prato Turismo. Partner organizzativo: Fonderia Cultart.