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Sicurezza idraulica, via al dragaggio del torrente Bagnolo a Montemurlo

Si eliminano i detriti depositati dopo l'alluvione del 2023. Somma urgenza per il ripristino di un argine sul torrente Agna

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MONTEMURLO – Sono iniziati il 19 marzo i lavori di dragaggio, tecnicamente eliminazione dei depositi di sovra alluvionamento, del torrente Bagnolo nel tratto che va dalla località Il Borghetto fino all’abitato di via Riva.

L’intervento è a cura del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno ed è eseguito a seguito della concessione dell’autorizzazione del Genio civile. Un lavoro sollecitato con forza dal Comune di Montemurlo a seguito dell’alluvione del 2 novembre 2023, che aveva trasportato nell’alveo del torrente un’ingente quantità di detriti e materiale solido. Il lavoro prevede l’abbassamento del letto del fiume attraverso la rimozione del materiale depositato.

Nel dettaglio, nella parte più a monte il Consorzio sta procedendo a ridisegnare il letto del torrente, andando a riempiere i muri laterali, dove ci sono vari scalzamenti dell’argine. Il materiale è quindi ridistribuito per ricoprire gli indebolimenti arginali. Nella parte più a sud, dove il Genio civile ha ritenuto opportuno fare il recupero di materiale, i detriti vengono rimossi dalle ruspe e portati via con i camion. Il dragaggio segue i lavori già realizzati nei mesi scorsi per il migliorare il deflusso del torrente post alluvione e per la messa in sicurezza arginale per i tratti di competenza del Comune.

“Il dragaggio del torrente Bagnolo rappresenta un importantissimo lavoro per la messa in sicurezza del corso d’acqua che, come amministrazione comunale, abbiamo sollecitato con forza e che ora finalmente si concretizza con l’intervento del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno – dice il sindaco Simone Calamai – La rimozione del materiale accumulato in alveo a causa dell’alluvione consentirà di ribassare il letto del fiume e garantire maggiore sicurezza“.

Al via anche i lavori propedeutici all’abbattimento del ponticino sul torrente Bagnolo di collegamento tra la via Riva e via di Monteferrato, che si trova nei pressi del giardino Incantato. A seguito delle indicazioni del Genio civile, l’abbattimento del ponte si rende necessario per migliorare il deflusso delle acque. I lavori hanno un valore di circa 100mila euro e sono sostenuti interamente dalle casse comunali.

L’intervento si sarebbe dovuto effettuare a fine 2024, quando il Comune è entrato in possesso dei terreni che servono per realizzare la viabilità alternativa sulla riva opposta del fiume, dove vivono alcune famiglie. Purtroppo con l’avvio dei lavori, però, sono sorte contrapposizioni, che hanno portato a situazioni spiacevoli e alle quali si è aggiunta la presentazione di un’istanza di ricorso al Tar. Ora sono ripresi gli interventi propedeutici alla demolizione. Sul ponte “alternativo” – nei pressi della vecchia via Monteferrato, che consentirà di raggiungere la sponda opposta del fiume – sono state fatte le prove di carico per verificarne la stabilità con il montaggio di un impalcato sotto la volta del ponte stesso. Successivamente andranno avanti gli interventi per la sistemazione della viabilità alternativa sulla sponda opposta alla via Bagnolo di sopra. “Al di là dei tentativi di rallentamento dei lavori che, anche in questi giorni sono avvenuti, l’amministrazione comunale sta procedendo con determinazione per poter finalmente arrivare all’abbattimento del ponticino nei pressi del Giardino Incantato – sottolinea il sindaco Simone CalamaiMi dispiace molto dover registrare ancora ulteriori episodi oppositivi che vanno a rallentare i lavori di abbattimento del ponte, che il Comune ha messo in atto a tutela della sicurezza di tutti i cittadini di via Riva e di Bagnolo e del bene pubblico”.

Infine seguito della segnalazione, effettuata dal Comune di Montemurlo al Genio civile, sono iniziati lavori di somma urgenza per il ripristino di un crollo arginale avvenuto nei giorni scorsi in una porzione di sponde, in corrispondenza del Vivaio Innocenti e Mangoni di Montemurlo,
Il Genio civile ha comunque assicurato che, nonostante il crollo, l’argine in quel punto è sicuro grazie ai rinforzi e ringrossi arginali per complessivi 16 mila metri cubi, effettuati nel passato che hanno reso le sponde dell’Agna più ampie e solide. In ogni caso, su anche richiesta del Comune, oggi sono iniziati i lavori di somma urgenza per il ripristino arginale.

© Riproduzione riservata

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