Il 29 agosto, d’altronde, è “il giorno più sacro” per i bovinesi, dedicato alla protettrice del paese, ed il sindaco del Comune di Montemurlo,
Simone Calamai, insieme ad alcuni assessori della giunta, parteciperà in forma ufficiale, con tanto di gonfalone comunale al seguito, alle celebrazioni della
Cavalcata storica.
Il corteo partirà alle 9 dal Santuario di Valleverde, dopo il rito della benedizione dei cavalieri e dell’offerta dell’olio. Alle ore 10 inizierà il corteo per le principali vie della cittadina pugliese con quadri in costume d’epoca che rievocano i momenti più importanti della storia bovinese dal Medioevo al Novecento, a seguire si svolgerà la cavalcata storica e alle ore 12 la premiazione dei cavalieri.
La
Cavalcata storica si ripete fedelmente ogni anno dal 1266, data che celebra l’apparizione della Vergine di Valleverde nel bosco di Mengaga, dove venne costruito l’omonimo santuario. La festa patronale si concluderà con la celebrazione della messa nella basilica principale di Bovino.
Sono moltissimi i cittadini di Montemurlo, soprattutto quelli residenti a Oste, che provengono dalla cittadina pugliese e che d’estate approfittano della grande festa patronale per ritornare nel proprio paese d’origine. Alle celebrazioni parteciperà anche la sindaca di Bovino,
Stefania Russo, che proprio ad aprile scorso è stata a Montemurlo per partecipare all’intitolazione di una piazza di Oste alla bovinese
Liliana Rossi, grande donna, impegnata a difendere i diritti dei più deboli in un tempo, gli anni Cinquanta del Novecento, in cui le donne, soprattutto al Sud, erano molto spesso sagome invisibili.
“Quest’anno il patto di amicizia con Bovino è diventato maggiorenne. Sono trascorsi tanti anni dal 2006 ma il legame che lega le nostre comunità è sempre più forte – dice il sindaco Simone Calamai – Sono felice di avere dedicato una piazza di Montemurlo ad una grande donna di Bovino, Liliana Rossi, scomparsa troppo presto, e di aver conosciuto i suoi fratelli, in particolare il dottor Bruno Rossi. Non ci servono maestri ma esempi fulgidi come quello di Liliana per portare avanti i valori di giustizia e libertà nei quali crediamo”.