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MONTEMURLO – In un Comune, il Consiglio Comunale non è solo il luogo dove si votano atti amministrativi: è l’organo della rappresentanza istituzionale più vicino alla comunità, il punto in cui i cittadini trovano ascolto e le loro esigenze diventano confronto e decisioni.
Per questo, secondo Antonio Matteo Meoni, Capogruppo di Fratelli d’Italia e consigliere più giovane della minoranza (26 anni), quasi due mesi senza convocazioni non sono compatibili con il ruolo di un ente che deve rimanere vicino alla gente.
Meoni ha inviato una lettera al Sindaco Simone Calamai, alla Presidente del Consiglio Federica Palanghi e al Segretario Generale Marco Fattorini, ricordando che l’ultima seduta si è svolta il 19 settembre 2025, e che “sono trascorsi praticamente due mesi dall’ultima riunione del Consiglio Comunale”, senza alcuna nuova convocazione.
“Si tratta di un intervallo temporale eccessivamente lungo per un’assemblea che costituisce il primo presidio democratico della nostra comunità, il luogo in cui le idee si trasformano in confronto e le decisioni in azioni concrete.”
Meoni evidenzia che Montemurlo è oggi il secondo comune più popoloso della provincia, un territorio in forte crescita che necessita di istituzioni presenti e operative con continuità.
Il capogruppo sottolinea inoltre che sedute troppo rare e con ordini del giorno molto densi mettono in difficoltà i consiglieri, soprattutto quelli che affiancano al ruolo pubblico un’attività lavorativa. “Per molti consiglieri – spiega Meoni – è complicato analizzare con il necessario approfondimento gli atti e i documenti sottoposti alla nostra attenzione.”
Da qui la richiesta di un ritorno alla regolarità dei consiglio comunale. “Una maggiore regolarità – continua Meoni – consentirebbe di affrontare i temi con puntualità e accuratezza, a beneficio della qualità del lavoro consiliare e dell’efficacia dell’azione amministrativa. Chiedo – conclude Meoni – che venga ripristinata una cadenza più regolare delle sedute consiliari, nel pieno rispetto della funzione democratica che esse rappresentano e nell’interesse dell’intera comunità montemurlese.“


