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False mail truffa di PagoPa a Montemurlo: la polizia locale mette in guardia i cittadini

Ecco come funziona il nuovo raggiro. La comandante Cappelli: "In caso di dubbi è importante contattare il comando"

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MONTEMURLO – I truffatori sono sempre in azione e sfruttano le nuove tecnologie digitali per trarre in inganno onesti cittadini. La polizia locale di Montemurlo mette in guardia dall’invio di mail o messaggi truffa, fatti a nome di PagoPa.

Come spiega la comandante Enrica Cappelli, nelle ultime settimane al comando di via Toscanini sono arrivate numerose segnalazioni e richieste di informazioni da parte di cittadini che avevano ricevuto mail o messaggi da parte di una mail sospetta pagoPa, attraverso la quale si chiedeva il pagamento immediato di multe. In realtà le email di truffa a nome di pagoPA sono tentativi di phishing progettati per rubare dati personali o bancari.

Enrica Cappelli (foto Comune di Montemurlo)

“La polizia locale di Montemurlo è un presidio di legalità a servizio dei cittadini – spiega l’assessore alla polizia locale, Giuseppe Forastiero – Il comando risponde fino all’una di notte ed è un punto di riferimento importante per la comunità. In caso di dubbi su richieste di pagamenti è sempre importante chiamare il Comando e ricevere un supporto qualificato”.

Come funziona la truffa – L’email simula un avviso di pagamento per una multa (spesso per eccesso di velocità) o una violazione del Codice della strada. Viene richiesto un pagamento immediato (esempio entro 72 ore) per evitare sanzioni maggiori, utilizzando un linguaggio burocratico e loghi ufficiali contraffatti. Un pulsante o link rimanda a un sito clone che imita graficamente il portale pagoPa, dove viene chiesto di inserire i dati della carta di credito. Le comunicazioni vere di pagoPa presentano caratteristiche specifiche. L’unico dominio ufficiale per l’assistenza e le informazioni è pagopa.gov.it. Le autorità non notificano mai verbali o multe tramite email ordinaria; queste arrivano tramite posta raccomandata o via Pec/App Io se attivato il servizio.

Cosa fare se si riceve un’email sospetta? “È sempre bene non non cliccare su nulla, non aprire link e non scaricare allegati – spiega la comandante Enrica Cappelli – Inoltre, si può verificare sull’App Io all’App Io o al sito dell’ente creditore per controllare se esistono pendenze. In caso di dubbi è importante contattare il nostro comando che saprà aiutare e dare indicazioni importanti per evitare una possibile truffa. Le segnalazioni dei cittadini sono preziose per evitare raggiri ed aiutare le forze dell’ordine a svolgere al meglio il proprio lavoro“.

© Riproduzione riservata

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