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POGGIO A CAIANO – Paolino Taddei, “mercoledì 22 gennaio il Comune di Poggio a Caiano ricorda il 165esimo anniversario della nascita del nostro illustre concittadino. Figura troppo poco conosciuta per il grande prestigio che il suo nome e il suo ruolo hanno conferito a Poggio a Caiano, luogo della sua nascita nel lontano 1860″.
Così Chiara Guazzini, consigliera comunale di Poggio a Caiano, che afferma: “Studiò al convitto Cicognini di Prato e conseguì la laurea in giurisprudenza a Pisa il 14 luglio 1883. Dopo una brillante carriera prefettizia che lo vide impegnato dal 1910 al 1922 a Ferrara, Perugia, Ancona e Torino in cui rimase dal 1917 alla sua nomina a ministro, servendo lo stato liberale come uomo delle istituzioni, l’integerrimo Taddei, ‘ultimo giolittiano al Viminale’ (da cui prende il titolo il libro di memorie della nipote Giovanna Dal Poggetto) divenne purtroppo l’ultimo ministro degli interni dello stato liberale nel secondo governo Facta”.
“Ad oltre 100 anni da quel tormentato 28 ottobre 1922 che ha cambiato le sorti della storia d’Italia, in cui non venne firmato da Vittorio Emanuele III lo stato d’assedio – prosegue la consigliera – sapere che l’integerrimo Taddei, fine giurista e uomo di impareggiabile tenacia e statura morale aveva lucidamente compreso e tentato di arginare ciò che sarebbe accaduto, mi rende fiera di essere sua concittadina. Un servitore esemplare dello stato liberale che non perse mai di vista l’imperativo categorico che ha guidato tutta la sua vita pubblica: servizio e dedizione al proprio ruolo. In lui quelli che devono essere i principi con i quali si svolge una funzione pubblica, disciplina ed onore, trovarono perfetta realizzazione. Rimase senatore fino alla sua morte improvvisa avvenuta a Firenze il 15 ottobre 1925″.
“Sarebbe auspicabile nella ricorrenza di questo centenario poter ripubblicare la monografia dei quaderni storici del Comune Paolino Taddei. Prefetto e Ministro dell’Interno 1860-1925 scritta dal professore Marcello Saija a cui lavorò alacremente nel 1999 il compianto responsabile alla cultura Luigi Corsetti” conclude Guazzini.