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PRATO – Il Cpia 1 di Prato, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Missione 4, Componente 1, Linea di investimento 3.2 Scuola 4.0 – Ambienti innovativi, inaugurerà domani (5 giugno) alle 10 la nuova aula digitale Windows on the Prison, realizzata al carcere La Dogaia di Prato, nella sezione di media sicurezza.
L’intervento, reso possibile grazie ai fondi europei NextGenerationEu, ha consentito la creazione di un ambiente didattico tecnologicamente attrezzato e pedagogicamente avanzato, progettato per offrire agli studenti detenuti un accesso reale a percorsi formativi di qualità.
La cerimonia inaugurale si aprirà con i saluti istituzionali da parte delle autorità civili e scolastiche, della direzione del carcere e della dirigente scolastica del Cpia 1 Prato, Teresa Bifulco.
Seguirà la presentazione del progetto: sarà illustrato il percorso realizzativo dell’aula, con particolare attenzione agli strumenti digitali installati e alla visione didattica che ne ha guidato l’implementazione.
Verrà inoltre tracciata una panoramica delle attività formative attualmente in corso e delle nuove prospettive aperte dall’utilizzo delle tecnologie in carcere.
L’inaugurazione si concluderà con un light lunch a cura dell’istituto alberghiero Datini, preparato all’interno della struttura penitenziaria.
I promotori ringraziano le autorità presenti per la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti di un progetto che rappresenta un punto di svolta nel modo di fare scuola in carcere: tra i partecipanti, rappresentanti dell’Usr Toscana, dell’Ufficio scolastico provinciale, della Provincia e del Comune di Prato, dei dirigenti scolastici delle scuole della rete Rispo, oltre al personale penitenziario e scolastico del Cpia 1 Prato.
“Un’aula digitale in carcere è molto più di un’infrastruttura: è una finestra sul mondo, uno spazio simbolico e concreto dove la conoscenza diventa leva di emancipazione personale e reinserimento sociale – afferma la dirigente Teresa Bifulco – La tecnologia, se integrata con una didattica inclusiva e competente, può abbattere barriere culturali, psicologiche e materiali, restituendo dignità e fiducia a chi sta costruendo un nuovo futuro. Ci aspettiamo che questa aula sia vissuta non solo come luogo di apprendimento, ma come strumento per riconnettere ogni studente con le proprie potenzialità, con il mondo esterno e con una cittadinanza attiva e consapevole”.