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PRATO – Ancora un sequestro di prodotti contraffatti in un capannone del pratese.
Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Prato – che si inserisce nel quadro della strategia in atto per contrastare l’agire della criminalità economico-finanziaria cinese e rafforzare la tutela del mercato legale – è stato eseguito un sequestro di circa 65mila articoli contraffatti, tra capi di abbigliamento e accessori, rinvenuti all’interno di un capannone situato nella Chinatown di Prato.
L’attività ha consentito di individuare un sito produttivo riconducibile a una imprenditrice cinese di 56 anni, nel quale erano stoccati semilavorati e accessori che riproducevano, con spiccata fedeltà ai correlati prodotti originali, i loghi di più note griffe di moda, fra le quali, Adidas e Icon. Sono in corso accertamenti tecnici con riferimento alla genuinità dei marchi e della qualità dei prodotti.
L’azienda opera senza il ricorso alla prescritta documentazione fiscale e sono in atto i necessari approfondimenti di natura tributaria. Si procede per il reato continuato di contraffazione e alterazione di marchi e segni distintivi. Il sequestro è stato effettuato dai militari appartenenti al Gruppo della Guardia di Finanza di Prato.
Il risultato ottenuto consente di rafforzare la tutela del mercato legale, della concorrenza e della filiera produttiva. La produzione e la commercializzazione di prodotti contraffatti determinano significative perdite di gettito fiscale, che si traducono in una diminuzione della crescita del paese e in una riduzione dei servizi pubblici per i cittadini.


