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PRATO – Svetta tra le sei strutture italiane, tutte a carattere universitario compresi gli Istituti di ricerca e dello studio dei tumori, la Medicina nucleare dell’ospedale di Prato nella riconferma della certificazione ISO9001; l’importante riconoscimento di qualità nelle cure che soddisfano le esigenze dei pazienti insieme al rispetto dei requisiti legali e normativi.
Questo ambito standard la struttura diretta dal dottor Stelvio Sestini, insieme al suo team, lo ha riconfermato per i processi di diagnostica biomolecolare, terapia radiometabolica, di radiofarmacia e lo ha esteso anche alla progettazione.
“Sono poche, in Italia, le medicine nucleari che raggiungono questo ambito traguardo e siamo orgogliosi che la struttura del Santo Stefano si collochi tra queste”, ha commentato la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario dell’ospedale e della rete ospedaliera aziendale.
Tecnologie sofisticate, competenze, umanizzazione delle cure (nella struttura sono stati creati anche ambienti immersivi ed interattivi con il supporto dell’intelligenza artificiale) sono i requisiti che hanno fatto nuovamente conseguire la certificazione che garantisce ai pazienti un’alta qualità dei processi clinici e il continuo miglioramento degli stessi.
La medicina nucleare di Prato, che afferisce al Dipartimento diagnostica per immagini, diretto dal dottor Maurizio Bartolucci, non è la prima volta che conquista posizioni primarie a livello nazionale: è una struttura ormai riconosciuta all’avanguardia, una vera e propria eccellenza nell’assistenza diagnostica e terapeutica dei pazienti oncologici.