Evade dai domiciliari e tenta la truffa del falso carabiniere: in carcere

PRATO – È finito in manette, a Prato, un italiano resosi responsabile di una tentata truffa aggravata ai danni di due anziani coniugi ottuagenari, italiani, uno dei quali con gravi problemi di salute, in concorso con almeno un altro soggetto al momento ignoto. Il complice del malvivente tratto in arresto, fingendosi appartenente all’arma dei carabinieri, ha contattato telefonicamente una coppia di anziani, riferendo loro che il nipote aveva avuto un incidente stradale durante il quale era rimasto gravemente ferito ad una gamba, che necessitava di un’amputazione.

L’anziano marito, memore di un analogo tentativo risalente a mesi prima, ha passato con una scusa il telefono alla moglie, e ha allertato immediatamente gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Prato, avendo conservato i loro recapiti telefonici a seguito della precedente esperienza.

Intuito il tentativo delittuoso che si stava configurando, la moglie ha intrapreso da subito il colloquio con il finto carabiniere dall’altro lato della linea che ha ribadito la versione fornita al marito assecondando ogni richiesta, cercando di guadagnare tempo in attesa dell’intervento degli inquirenti.

L’interlocutore ha riferito che per le immediate cure da prestare al nipote erano necessari circa 7500 euro. La donna a tal punto, ‘reggendo il gioco’, ha riferito di poter nell’immediato disporre solo di 6500 euro in contanti. L’uomo le ha chiesto a quel punto di aggiungere al denaro contante i gioielli che aveva in casa, fornendo altre indicazioni finalizzate in sostanza solo a tenerla in contatto telefonico fino all’arrivo del complice.

In effetti, da lì a poco suonava al citofono dell’abitazione un ragazzo che, guardingo, è entrato dal cancellino dell’abitazione degli anziani. Ha notato gli investigatori, intervenuti a seguito della richiesta del marito della donna, e vistosi scoperto, ha tentato di darsi a una precipitosa fuga. Altri investigatori, debitamente appostati pochi metri più avanti, sono riusciti a intercettare il fuggitivo e a trarlo in arresto. Il fermato, nella immediatezza, ha declinato false generalità. I successivi accertamenti fotodattiloscopici hanno consentito di accertare che l’autore  in realtà era un 26enne italiano, residente a Napoli già noto per rapina, truffa e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il motivo per il quale l’uomo ha tentato di sviare gli operatori dalla propria identità era dovuto al fatto che lo stesso era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per rapina aggravata, a far data dal 25 settembre, da scontarsi nell’abitazione della nonna a Napoli, dai quali era già evaso più volte per compiere altri reati contro il patrimonio e, in particolare, il 18 ottobre e il 21 ottobre.

Tratto in arresto in flagranza del reato di tentata truffa in concorso con persona da identificare, evasione e falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità, la procura ha per lui richiesto a convalida dell’arresto e l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Il tribunale di Prato ha aderito alle richieste, convalidando l’arresto e disponendo nei confronti dell’indagato la misura della custodia cautelare in carcere.

La condotta posta in essere si inserisce in un contesto criminale caratterizzato da una pluralità di similari episodi (almeno ulteriori quattro), verificatisi con modalità sovrapponibili a quelle di questo caso, dal mese di aprile di quest’anno nel territorio del circondario. In totale fra aprile e ottobre sono state arrestate circa 10 persone.

La procura e le forze dell’ordine invitan sempre o i soggetti vulnerabili a contattare immediatamente il numero di emergenza 112 e a non far entrare estranei in casa.