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PRATO – Nell’ambito di un’indagine avviata dalla procura di Prato iin coordinamento con quella di Firenze, si è proceduto all’esecuzione di decreti di esibizione nei confronti delle società Estra e Alia, nonché dell’associazione Ance per acquisire documentazione funzionale a verificare la sussistenza dell’ipotesi di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nei confronti di una imprenditrice fiorentina di 45 anni.
Il reato sarebbe stato commesso dopo che l’assemblea dei soci di Estra il 20 giugno 2023 le ha conferito la carica di consigliera in seno a Estra. Falsità che si ravvisa nell’aver dichiarato, contrariamente al vero, secondo l’ipotesi della procura, di non essere a conoscenza dell’esistenza a suo carico di procedimenti penali in corso in relazione a tutti i reati di responsabilità amministrativa, sebbene la stessa fosse stata sottoposta a perquisizione il 6 febbraio 2018 per l’ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti.
Al fine di verificare la fondatezza di tale ipotesi è stato fissato l’interrogatorio dell’indagata, così da raccogliere la versione della stessa, allorché intenda rendere dichiarazioni.
Le società Estra e Alia e l’associazione Ance sono estranee all’indagine: sono state solo le sedi dove sono stati acquisiti i documenti per il fascicolo nei confronti della consigliera.