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PRATO – La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato conferma il suo ruolo a fianco della comunità pratese, nel solco della missione originaria da cui nasce ma anche del ruolo innovativo e attivo che viene richiesto a tutte le Fondazioni italiane dalle profonde trasformazioni in atto nelle comunità locali. È il tema su cui ha insistito la presidente Diana Toccafondi illustrando all’assemblea dei soci, che si è svolta ieri pomeriggio all’auditorium della Camera di Commercio, i risultati dell’impegno del 2025 e i progetti per il 2026.
“Di fronte ad un territorio che presenta non pochi elementi di fragilità ma anche una grande vivacità culturale e una forte capacità solidaristica, la Fondazione si propone come soggetto catalizzatore della partecipazione e del senso di comunità, sostenendo progetti e iniziative di cooperazione e di co-progettazione fra attori sociali diversi”, ha messo in evidenza Toccafondi confermando che, anche per il 2026, la Fondazione metterà a disposizione 1 milione e 300 mila euro per i progetti del territorio, destinati a iniziative educative, di formazione e istruzione (40%), arte e beni culturali (35%), volontariato e Terzo settore (25%). Per quanto riguarda il patrimonio (a cui, da Statuto, è legata la percentuale di contributi da mettere a disposizione) si registra una buona performance di mercato con un portafoglio finanziario di 81,1 milioni di euro.
In apertura di seduta la presidente Toccafondi ha illustrato le attività dell’ente nel 2025 e gli impegni per il 2026. “Le Fondazioni sono chiamate ad essere non più semplici soggetti erogatori di contributi ma istituzioni co-protagoniste nella cura del futuro, soggetti attivi che accompagnano lo sviluppo delle comunità, non da soli ma inseriti in una rete di collaborazioni istituzionali e partenariato – ha affermato ancora Toccafondi – guardando con particolare attenzione alle contraddizioni e agli squilibri sociali, al disagio, ai gap culturali e attuando politiche di investimento e protezione del patrimonio coerenti con queste finalità”.
In questo contesto vanno ad inserirsi le iniziative della Fondazione a supporto della comunità locale. Il sostegno ai progetti di associazioni e istituzioni e all’attività di enti e soggetti come il Pin, l’Emporio della Solidarietà, la Camerata strumentale, la Fondazione Museo del Tessuto e la Fondazione Datini.
Di primaria rilevanza i progetti promossi dalla stessa Fondazione come Prato Comunità Educante che si rafforza e raddoppia le risorse a disposizione grazie all’alleanza con Intesa Sanpaolo e con l’impresa sociale Con i bambini e il festival Seminare Idee che nel giugno scorso ha raccolto oltre 10 mila partecipanti con una mobilitazione corale della città e la promozione di un’immagine positiva sui media regionali e nazionali.
Dopo il voto espresso dalla maggioranza dei soci – che ha chiesto una ulteriore fase di riflessione – è stato rinviato, alla prossima assemblea, il voto sul recente addendum sottoscritto dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dall’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa (ACRI) che modifica il Protocollo d’intesa del 2015 e introduce alcuni aggiornamenti riguardanti principalmente i mandati nella governance degli enti per garantire continuità strategica ma anche il necessario ricambio e la gestione del patrimonio per assicurare la sua salvaguardia. Il provvedimento, che ha già avuto il via libera di 81 Fondazioni su 82, consentirebbe di portare la durata in carica dei mandati di vertice (presidenza e consiglio di indirizzo) da quattro a sei anni.


