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Giovani e disturbo della quiete, la municipale controllerà gli spazi pubblici di Prato

L’amministrazione comunale a lavoro su un progetto che permetta di intercettare la presenza di situazioni di disagio

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PRATO – Giovani e spazi pubblici, sono tante le segnalazioni che il Comune sta ricevendo dai cittadini su alcuni comportamenti di gruppi di giovani e giovanissimi ritenuti di disturbo alla quiete pubblica o di pericolo per gli altri frequentatori delle aree di ritrovo dei ragazzi.  Schiamazzi fino a tarda sera, via vai di motorini, ostacolo alla condivisione degli spazi pubblici quali giardini e parchi, a volte anche uso di sostanze stupefacenti e piccoli atti vandalici: fenomeni che si ripresentano ogni anno nel periodo estivo con la chiusura delle scuole e che tocca più punti della città.

Il Comune ha dato una risposta immediata mettendo in campo la polizia municipale sia in divisa che in borghese. Può essere sufficiente il solo avvicinarsi della pattuglia per mettere fine alla confusione, ma a volte è necessario un vero e proprio intervento come nei giorni scorsi quando 3 ragazzi maggiorenni sono stati multati perché sorpresi a giocare a pallone in mezzo alla strada.

L’amministrazione comunale però vuole fare di più e sta lavorando a un progetto che permetta da una parte di intercettare l’eventuale presenza di situazioni di disagio giovanile e dall’altro di aumentare la condivisione degli spazi pubblici. Il progetto porta la firma dell’assessora alle politiche giovanili, Maria Logli e del vicesindaco Simone Faggi che ha la delega alla polizia municipale.

“Partiamo da un monitoraggio delle segnalazioni che arrivano dal territorio da parte dei nostri agenti che possono operare anche in situazioni più critiche in piena sicurezza – spiega Logli – Al termine dell’estate analizzeremo quanto raccolto per capire se emergano bisogni che possono essere affrontati con un approccio specifico e un intervento di professionisti specializzati nel rapportarsi con il mondo dei più giovani. Siamo di fronte a gruppi diversi per caratteristiche e composizione che potrebbero richiedere risposte diverse”.

“Nel caso non si presentino criticità particolari tra i ragazzi – prosegue l’assessora – potremmo agire sugli spazi pubblici coinvolgendo maggiormente le associazioni e allargando la condivisione nella gestione di concerto con l’assessore Biagioni. L’obiettivo, in sostanza, è trasformare una criticità in un’occasione di conoscenza dei nostri giovani e di crescita della città”.

Le zone calde oggetto di maggiori segnalazioni sono numerose: Tobbiana-Vergaio, GiocaGiò, giardini vicino al centro Ventrone, in via Meoni, alla Sacra Famiglia.

“L’intervento della municipale laddove ne viene fatta richiesta è immediato e risolutivo – spiega il vicesindaco Faggi – Ma questo non può bastarci intanto perché la probabilità che il problema si ripresenti nei giorni successivi e ogni estate è molto alta, e poi perché tra quelle che vengono definite ragazzate potrebbero nascondersi anche situazioni di disagio e problematiche. E’ giusto che un’istituzione pubblica se ne faccia carico e intervenga”.

© Riproduzione riservata

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