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PRATO – Il tribunale di Prato ha condannato alla pena di sette anni e sei mesi di reclusione il 36enne Nengyin Fang, ex soldato dell’esercito della Repubblica Popolare cinese, il sesto esecutore materiale del tentato omicidio di dell’imprenditore cinese Chang Meng Zhang, commesso, a Prato, il 6 luglio 2024, all’interno del locale Number One, ubicato in via Scarlatti 23.
La pena irrogata coincide con quella inflitta agli altri cinque esecutori. L’uomo è risultato componente del commando misto fujanese e dello Zhejiang, proveniente appositamente dala Cina per tutelare con li ricorso alla violenza gli interessi imprenditoriali del gruppo monopolista nel settore delle grucce.
La vittima, a sua volta, inserita nel mercato della produzione delle grucce, era stata condannata in via definitiva per l’omicidio volontario di Zhijian Su (referente dell’impresa Eurotrans/Oulian), commesso a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, nel marzo del 2006.
Zhang era stato accerchiato e colpito ripetutamente in varie parti del corpo, prima con una bottiglia di vetro e, poi, con un’arma da taglio e con pugni e calci, infine attinto da numerose coltellate all’addome, con conseguente eviscerazione, portato in ospedale da colui che si occupava della gestione del locale, e sottoposto a diversi interventi chirurgici. Nonostante le gravissime ferite è riuscito fortunatamente a sopravvivere e ha iniziato una proficua collaborazione con la giustizia, che ha consentito, tra l’altro, di acquisire preziosi elementi per individuare l’apporto fornito dall’ultimo condannato.


