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PRATO – “Proponiamo una videosorveglianza globale con riconoscimento facciale, sicuramente potrebbe essere la prima esperienza a livello italiano. Sarebbe una rivoluzione e cambierebbe il senso di impunità di certe persone”.
Sono le parole di Bruno Gualtieri, del ‘Comitato via Pistoiese Macrolotto Zero per la tutela del territorio’, a proposito della situazione del degrado sociale, ambientale, igienico sanitario, dello spaccio e dell’illegalità che attanaglia il Macrolotto Zero, come da molti anni denunciato dai residenti.
“I cittadini – continua Gualtieri . non si rassegnano all’aumento del degrado globale a cui è sottoposto il nostro quartiere in un crescendo rossiniano. Continuare a fare le stesse multe omeopatiche e i provvedimenti di chiusura ridicoli oggi previsti da leggi completamente inefficaci per affrontare adeguatamente questa illegalità diffusa.
Chiediamo che venga posta fine all’ attività di bische clandestine, dormitori ad ore, spaccio, spazzatura gettata in ogni angolo di strada e sui marciapiedi, un’invasione che non accenna a diminuire”.
Il Comitato chiede un deciso e importante intervento agli organi competenti per risolvere tali problemi o comunque per far capire, a chi oggi si ritiene proprietario del quartiere, che le cose sono cambiate.
“Porteremo tutto il materiale e le segnalazioni raccolte durante l’assemblea del Comitato svoltasi negli scorsi giorni – continua Gualtieri – al Commissario del comune di Prato in un prossimo incontro. Questo perché possa prendere visione dei reali problemi segnalati da chi vive sulla propria pelle, tutti i giorni, tutto questo.
Vogliamo che il Macrolotto Zero sia un quartiere vivibile per tutti. Il problema è che qui chiunque arriva accampa diritti e i doveri sono solo per i cittadini italiani. Tra le richieste dei cittadini del Macrolotto Zero c’è il ripristino del centro interforze o comunque un aumento della sorveglianza delle forze dell’ordine h24″.
