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PRATO – Minaccia il padre con il coltello, in manette.
La polizia è intervenuta in una casa di via dell’Ippodromo da dove era arrivata la segnalazione del’aggressione. Giunti sul posto, i poliziotti delle volanti hanno notato il ragazzo affacciato al balcone dell’appartamento che, alla loro vista, gettava degli oggetti in strada. Gli agenti sono riusciti a raggiungere l’appartamento e ad entrare, con l’aiuto dei genitori del ragazzo, che intanto si era rifugiato nella propria camera da letto armato di due coltelli da cucina.
Lo stesso, appena gli agenti sono entrati in camera, dapprima ha lanciato degli oggetti presenti nella camera, poi è andato incontro agli operatori con fare minaccioso puntando verso di loro i coltelli. A questo punto gli operatori, per neutralizzare il ragazzo, hanno usato lo spray al peperoncino, riuscendo a neutralizzarlo e a fargli cadere a terra le armi bianche.
Durante le fasi della messa in sicurezza il ragazzo ha opposto resistenza attiva, dimenandosi e colpendo gli agenti con calci e pugni, provocando loro delle lesioni guaribili rispettivamente in 5 e 3 giorni. Il ragazzo, un 23enne di origine slovacca, già conosciuto per reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico uficiale, nonché per maltrattamenti in famiglia, già condannato diverse volte dal tribunale di Prato, è stato condotto in Questura da dove, identificato e arrestaot, su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato condotto in carcere a Prato.
Gli agenti hanno verificato che le liti con il figlio erano scaturite da continue richieste di soldi per problemi di tossicodipendenza.