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PRATO – La Uil Scuola di Prato interviene sula scelta adottata in Toscana dall’Ufficio scolastico regionale, in merito alle convocazioni per le prove finali (Test) relative all’inserimento nelle graduatorie per l’attribuzione delle posizioni economiche del personale Ata.
“Si tratta- dicono dalla Uil Scuola – di un vero e proprio atteggiamento punitivo e disincentivante nei confronti del personale coinvolto, costretto a sostenere la prova in sedi d’esame collocate anche a centinaia di chilometri (anche 200) rispetto alla provincia di titolarità.
Una decisione incomprensibile, che oltre a generare ulteriori sacrifici per il personale ATA implica in molti casi la necessità di affrontare viaggi onerosi, pernottamenti fuori sede e costi aggiuntivi, senza alcuna reale motivazione organizzativa”.
“La UIL Scuola – continuano – di Prato ritiene che tale impostazione sia del tutto inadeguata, poiché, non risponde a criteri di efficienza né ottimizzazione dei processi organizzativi, genera disagio, assenze dalle sedi di servizio, dimostra una scarsa attenzione verso la valorizzazione delle professionalità interne.
Appare del tutto evidente che l’Ufficio Scolastico Regionale, nell’assegnare le sedi, non abbia tenuto conto del criterio di viciniorità rispetto alla sede di titolarità. Scelte, queste, che non rispondono a logiche di semplificazione né di buon andamento amministrativo”.
“Per tali ragioni, la nostra Organizzazione Sindacale – concludono – ha richiesto formalmente all’Ufficio Scolastico Regionale: l’indicazione dei criteri utilizzati per l’abbinamento sede–candidati, le motivazioni che hanno impedito soluzioni più ragionevoli e funzionali, l’adozione immediata di misure correttive che riportino la procedura a criteri di buon senso, sostenibilità e rispetto del personale coinvolto”.


