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PRATO – “In questa settimana anche a Prato, nonostante il caos delle convocazioni per la terza fascia del personale Ata prima programmate e poi rimandate, le quali stanno mettendo a dura prova la pazienza dei lavoratori, si concluderanno le nomine per le supplenze”.
Così il segretario Luigi Rocca di Uil Scuola Prato, che afferma: “Ciò che ci preme, però evidenziare, è l’evidente e inaccettabile arretramento in termini di diritti che il personale Ata di ruolo sta subendo per il secondo anno di seguito, a causa del nuovo contratto collettivo nazionale, non firmato solo dalla Uil Scuola Rua, che limita l’accettazione di supplenze ai soli posti interi”.
“Nel precedente contratto – prosegue Rocca – non erano previsti limiti, mentre nell’attuale in vigore si precisa all’art. 70: ‘Il personale Ata in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato può accettare, nell’ambito del settore scuola, contratti a tempo determinato, su posto intero di Area superiore o – a parità di Area – di diverso profilo professionale o relativo alle categorie di cui all’art. 33, comma 2 (Categorie professionali), di durata non inferiore al 30 giugno o ad un anno scolastico (31 agosto), mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni scolastici, la titolarità della sede’”.
“Infatti, il personale Ata di ruolo che aspira, legittimamente, a un diverso incarico e/o al miglioramento della propria carriera viene discriminato per il solo fatto di essere titolare di un contratto a tempo indeterminato. L’assurdo si manifesta ancor più chiaramente se si considera che gli aspiranti inseriti in terza fascia sono invece autorizzati ad accettare anche supplenze con spezzoni orari“.
“Si tratta di un atteggiamento vessatorio e reiterato nei confronti del personale Ata, che non trova alcuna giustificazione. Come Uil Scuola, continueremo sempre e ovunque a portare avanti la nostra richiesta di eliminazione di questo vincolo ingiusto” conclude il segretario di Uil Scuola Prato.
