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PRATO – Lavori importanti per i cimiteri comunali di Prato.
Ammontano ad oltre 800mila euro gli interventi realizzati quest’anno. In vista del 2 novembre, giornata di commemorazione dei defunti, la commissione consiliare 3, presieduta da Enrico Romei, ha fatto il punto sui lavori svolti nei mesi scorsi insieme all’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia. Tra questi rientrano anche quelli di riparazione dei danni causati dall’alluvione del 2 e 3 novembre al cimitero di Chiesanuova, il più colpito.
Nei 24 cimiteri comunali sono attualmente disponibili 309 loculi, 1812 ossarini e 1083 inumazioni. Dall’inizio del 2024 fino al 22 ottobre si sono registrati a Prato 1978 decessi; di questi 1112 hanno scelto la cremazione, di cui 20 con dispersione delle ceneri.
Venendo ai lavori, il cimitero di Tobbiana ha visto un ampliamento funzionale con la realizzazione di un nuovo blocco di 217 ossarini e nuovi punti acqua. È stata inoltre ristrutturata la parte nuova con il rifacimento della pavimentazione, la sistemazione del rivestimento degli ossarini e il ripristino degli scarichi.
Anche il cimitero di Paperino ha visto un ampliamento funzionale con la realizzazione di un nuovo blocco di 240 ossarini. A questo si è aggiunto il rifacimento di tutte le guaine dei blocchi loculi e degli ossarini.
Nel cimitero di Santa Maria a Colonica sono stati rifatti gli intonaci e la tinteggiatura di tutte le superfici verticali, muri perimetrali e cappella.
Più complessi invece i lavori nel cimitero di Chiesanuova, che come è noto è stato completamente riaperto la scorsa settimana in seguito al via libera dell’Ufficio igiene dei luoghi pubblici dell’Asl Toscana Centro che ha positivamente valutato i lavori eseguiti dal Comune: il camposanto era stato gravemente danneggiato dall’alluvione del 2 novembre dell’anno scorso, che aveva provocato il crollo di una parte di muro perimetrale, l’allagamento degli uffici su via Montalese, dei campi di inumazione, di tutte le gallerie al piano seminterrato con danni all’impianto elettrico, al vano ascensore, alla pavimentazione e ai rivestimenti, il cedimento del cancello e di parte della recinzione sul retro.
I primi interventi di somma urgenza hanno garantito l’eliminazione del pericolo per la riapertura del cimitero agli utenti, escluse le gallerie del seminterrato – rese nuovamente accessibili da sabato scorso – in cui le opere di ripulitura e sanificazione sono state più lunghe e difficili.
Qui infatti l’acqua e il fango hanno raggiunto i 2.50 metri di altezza ed è stato necessario chiudere i locali per poter procedere alla rimozione di tutti gli ornamenti funebri (fiori, vasi, monili eccetera), aspirazione dell’acqua e del fango, pulizia e sanificazione di tutte le superficie verticali e orizzontali in vari passaggi. In seguito a questi primi interventi è stato possibile aprire le due gallerie I e L, ma sono proseguite le pulizie e la sanificazione più di dettaglio nelle altre gallerie, in quanto permaneva una situazione igienico-sanitaria critica.
Prima di proseguire qui nella parte non agibile è stato necessario demolire e sostituire in molte aree dell’interrato la pavimentazione presente in quanto completamente sollevata e staccata, sostituire i pozzetti del sistema fognario e pulire le condotte ostruite dai detriti e dal fango, intervenire sull’impianto elettrico, pulire le superfici verticali, intonacare dove necessario e tinteggiare. Inoltre successivamente sono state ripristinate le lapidi mancanti e le restanti sono state accuratamente ripulite e sanificate, compresi gli arredi funebri presenti.
In totale per questa tranche di opere il Comune di Prato ha impiegato 460mila euro. “Manteniamo un’attenzione costante alla manutenzione dei cimiteri comunali perchè le famiglie sono molto sensibili su questo tema, ancora di più vicino ai giorni in cui si commemorano i nostri cari che non ci sono più – afferma l’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia – Ringraziamo ancora una volta i cittadini pratesi per aver atteso la ripartura del seminterrato di Chiesanuova, siamo ben consapevoli del disagio creato, ma è stato un obbligo dovuto ai lavori importanti che abbiamo fatto in seguito all’alluvione”.
Per quanto riguarda infine i lavori già finanziati e da realizzare, la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di ricostruzione del muro di cinta a Chiesanuova per 366mila euro. Altri 42700 euro sono stati invece stanziati per il ripristino degli uffici. Inoltre, tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo sarà sostituito l’ascensore, il cui vano era fortemente danneggiato, sarà rifatto l’impianto elettrico di tutto il cimitero e le ultime opere di ripristino per un totale di 1.2 milioni di euro.
Infine 350mila euro saranno investiti per il rifacimento del muro perimetrale delcimitero di Figline.