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PRATO – La classifica del Sole 24 Ore fa discutere anche la società civile.
A parlare è il presidente di Confcommercio, Gianluca Spampani: “La classifica stilata dal Sole 24 Ore, che piazza Prato al settimo posto in Italia per indice di criminalità sul territorio, non fa che squarciare un velo già molto sottile. Per il futuro di aziende, residenti e turisti è una partita da ribaltare”.
Con riferimento all’anno 2023, Prato ha registrato circa 4900 denunce ogni 100mila abitanti e 12756 denunce totali. Tra le 106 province esaminate, quella pratese è inoltre seconda per tentati omicidi, sempre seconda per rapine in pubblica via e terza per reati di danneggiamento. Uno scenario al quale si sommano una serie di altri delitti presi in considerazione dalla classifica.
“È di tutta evidenza – prosegue Spampani – come questa sia una realtà tangibile e sempre più inquietante, che richiede soluzioni urgenti e all’altezza. Partendo dalla consapevolezza che il contesto che ci circonda si è profondamente modificato nel corso degli ultimi anni, è necessario che le istituzioni preposte si attivino con maggiore efficacia per assicurare il diritto alla sicurezza”.
“Le aziende che sono impegnate sul territorio, i residenti, i visitatori, hanno bisogno di essere posti nelle condizioni più opportune per lavorare, vivere e frequentare la provincia pratese – conclude – Condizioni rispetto alle quali oggi si registra una preoccupante carenza. La classifica del Sole 24 Ore immortala questo grave disagio in tutta la sua crudezza. Se Prato vuole coltivare l’ambizione di essere più competitiva, a cominciare dal ruolo esercitato dentro l’orizzonte toscano, non può continuare a convivere oltre con questa dinamica“.