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PRATO – Nel pomeriggio di ieri, il Prefetto di Prato, Michela La Iacona, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, cui hanno partecipato il Commissario Straordinario del Comune di Prato, i vertici delle Forze di Polizia e i Comandanti della Polizia Locale del Comune di Prato e della Provincia.
Nel corso della riunione, allargata alla partecipazione del Procuratore della Repubblica, è stato esaminato e unanimemente condiviso il progetto proposto e fortemente voluto dal Commissario Straordinario per l’implementazione del sistema comunale di videosorveglianza che sarà incrementato di circa il 50%.
Il progetto in parola, finanziato con oltre un milione e mezzo di euro, grazie a risorse stanziate nel bilancio comunale, prevede un ampliamento significativo dell’impianto già esistente, con l’installazione – in aree del territorio comunale ritenute di particolare rilievo – di 88 telecamere, 21 lettori targhe e 3 server.
Tale iniziativa persegue 3 fondamentali obiettivi: possibilità di maggiore e più puntuale controllo del territorio, a supporto della vigilanza fisica delle Forze di Polizia, esigenze di tempestivo monitoraggio e soccorso in caso di eventi di protezione civile e necessità investigative, in coerenza con quanto stabilito durante il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che si è tenuto in Prefettura il 15 agosto scorso.
Il Commissario Straordinario ha precisato che l’incremento del sistema di videosorveglianza riguarda zone periferiche e centrali della città.
Inoltre, è stato approvato il progetto Scuole Sicure 2025-2026, finanziato dal Ministero dell’Interno a valere sul Fondo per la Sicurezza Urbana e finalizzato a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici. In particolare, il progetto contempla la realizzazione di un impianto di videosorveglianza composto da 4 telecamere da posizionare presso gli istituti scolastici Gramsci-Keynes, Datini e Dagomari e rappresenta un ulteriore presidio per la sicurezza dei giovani contro ogni forma di illegalità.


