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PRATO – “Sarei felicissimo anche io di poter fare a meno dei cassonetti e puntare più all’educazione dei cittadini ma, purtroppo, abbiamo a che fare con etnie, ma anche italiani, che poco hanno a che fare con la pulizia, l’igiene ed il rispetto reciproco. A niente servono le campagne di sensibilizzazione o le multe che non vengono pagate e, purtroppo, noi ne subiamo le conseguenze”.
Replica così Gianluca Gualtieri ai Comitati Riuniti di Chiesanuova che avevano espresso la propria contrarietà al ritorno ai cassonetti stradali, al posto della raccolta rifiuti porta a porta, https://corrierepratese.it/prato/primo-piano/cassonetti-stradali-no-grazie/come proposto proprio da Gualtieri attraverso una petizione on line.
“Io – incalza Gualtieri – ho solo lanciato una petizione per cercare di affrontare un problema grave, considerando che, almeno nella mia zona, moltissimi cittadini si lamentano e rimpiangono il vecchio sistema, il Comitato come vorrebbe affrontare questa situazione? Ben vengano altre idee purché applicabili e non le solite chiacchiere inconcludenti, come quella di multare o istruire i maleducati che, oltretutto sono menefreghisti e insolventi per svariati motivi”
Nella petizione, che è possibile sottoscrivere a questo link https://c.org/ZN72MtHsTK, Gualtieri sottolinea che “il ritorno ai vecchi cassonetti è una soluzione chiara e praticabile per la città. I cassonetti forniscono un metodo di raccolta più flessibile e meno soggetto all’inciviltà. È fondamentale che il Comune di Prato ascolti la voce dei suoi cittadini e riconsideri la sua attuale politica dei rifiuti, optando per un sistema che possa garantire ordine e pulizia nelle nostre strade”.


