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Riapre il seminterrato del cimitero di Chiesanuova

La struttura era stata gravemente danneggiata dall'alluvione del novembre scorso

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PRATO – Da sabato 19 novembre riapre il piano seminterrato del cimitero di Chiesanuova: è arrivato infatti il nullaosta dell’Unità Igiene Pubblica della Asl Toscana Centro che ha effettuato un sopralluogo e ha valutato positivamente i lavori di impiantistica, ristrutturazione e sanificazione eseguiti dal Comune. Un verdetto atteso da tempo da tantissime famiglie che chiedevano di poter accedere alle parti ancora chiuse della struttura per far visita ai propri cari defunti.

Il cimitero, il più grande del nostro territorio, era stato gravemente danneggiato dall’alluvione del 2 novembre dell’anno scorso, che aveva provocato il crollo di una parte di muro perimetrale, risalente alla seconda metà dell’800, l’allagamento degli uffici su via Montalese, dei campi di inumazione, di tutte le gallerie al piano seminterrato con danni all’impianto elettrico, al vano ascensore, alla pavimentazione e ai rivestimenti, il cedimento del cancello e di parte della recinzione sul retro.

I primi interventi di somma urgenza hanno garantito l’eliminazione del pericolo per la riapertura del cimitero agli utenti, escluse le gallerie del seminterrato in cui le opere di ripulitura e sanificazione sono state più lunghe e difficili: qui l’acqua e il fango hanno raggiunto i 2,50 metri di altezza (fino a circa la quarta fila dei loculi) ed è è stato necessario chiudere i locali per poter procedere alla rimozione di tutti gli ornamenti funebri (fiori, vasi, monili eccetera), aspirazione dell’acqua e del fango, pulizia e sanificazione di tutte le superficie verticali e orizzontali in vari passaggi.

In seguito a questi primi interventi, sono stati effettuati sopralluoghi con i medici dell’Ufficio Igiene e Salute pubblica dell’Asl Toscana Centro e il 13 febbraio scorso è stato ritenuto possibile aprire le due gallerie 1 e 50, nonostante sia stata evidenziata la necessità di proseguire con pulizie e sanificazione più di dettaglio nelle altre gallerie, in quanto permaneva una situazione igienico-sanitaria critica.

Prima di proseguire qui nella parte non agibile è stato necessario demolire e sostituire in molte aree dell’interrato la pavimentazione presente in quanto completamente sollevata e staccata, sostituire i pozzetti del sistema fognario e alla pulizia delle condotte ostruite dai detriti e dal fango, intervenire sull’impianto elettrico, pulire le superfici verticali, intonacare dove necessario e tinteggiare. Inoltre successivamente sono state ripristinate le lapidi mancanti e le restanti sono state accuratamente ripulite e sanificate, compresi gli arredi funebri presenti.

In totale per questa tranche di opere il Comune di Prato ha impiegato 460mila euro. Nel sopralluogo di alcuni giorni fa l’Asl ha verificato che le attività svolte garantiscono la possibilità di riaprire tutti i locali interrati. Entro venerdì 18 ottobre termineranno le opere di pulizia e saranno rimosse le pannellature a chiusura dei vani scala di accesso alle gallerie per poter aprire agli utenti.

“Siamo riusciti a rispettare l’impegno preso di riaprire entro la fine di ottobre – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Marco Sapia – Ringraziamo i cittadini pratesi per la pazienza che hanno avuto perché siamo ben consapevoli del disagio creato tenendo chiuso il cimitero per un anno. Questo però è stato un obbligo dovuto ai lavori importanti che abbiamo fatto in seguito all’alluvione. Arriviamo in tempo per la festività in cui si ricordano i santi e i morti e l’affluenza nei cimiteri è maggiore perchè è un modo per stare vicini a chi non c’è più”.

Per quanto riguarda infine i lavori già finanziati e da realizzare, la giunta comunale su proposta dell’assessore ai lavori pubblici ha approvato il progetto esecutivo di ricostruzione del muro di cinta per 350mila euro. Altri 42.700 euro sono stati invece stanziati per il ripristino degli uffici. Infine tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo sarà sostituito l’ascensore, il cui vano era fortemente danneggiato, sarà rifatto l’impianto elettrico di tutto il cimitero e le ultime opere di ripristino per un totale di 1.200.000 euro.

© Riproduzione riservata

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