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PRATO – Al via i festeggiamenti per la compatrona di Prato Santa Caterina de’ Ricci. Da domenica 2 a martedì 4 febbraio la basilica di San Vincenzo Ferreri e Santa Caterina de’ Ricci – che è chiesa giubilare – vivrà un ricco triduo di eventi per ricordare la figura della santa che ha vissuto proprio nell’attiguo monastero domenicano fra il 1536 e il 1590, anno della sua morte. Oggi nello stesso convento vive una comunità di 7 suore.
Il calendario delle celebrazioni inizia domenica 2 febbraio con la messa delle 8 programmata nel coro del monastero delle suore; celebra don Paolo Baldanzi, rettore della basilica. Alle 17.30 invece, messa in basilica con padre Manuel Russo, domenicano di Firenze, e la partecipazione della corale La luce degli Angeli di Galciana.
Lunedì 3 febbraio alle 8 la celebrazione eucaristica è affidata a don Alessandro Magherini, parroco di Tavola. Alle 17.30 la messa è presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini, con l’accompagnamento vocale della corale Don Raffaello Giunti della parrocchia di San Pietro Galciana.
Sono 3 invece le messe in programma martedì 4 febbraio, solennità della santa. Alle 8 celebra don Marco Pratesi, parroco del Duomo; alle 10.30 presiede padre Damiano Grecu, parroco di Gesù Divin Lavoratore; alle 17.30, infine, celebra padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, ed è prevista la partecipazione del coro parrocchiale della Sacra Famiglia.
Le lodi si recitano alle 8 della mattina di domenica 2 febbraio e alle 7.30 nelle 2 mattine successive. I vespri ogni giorno alle 17.
“Invitiamo tutti i pratesi a unirsi a noi per la festa di Santa Caterina de’ Ricci, nostra compatrona – dice la priora, suor Anna Luisa Koepke – così da rendere il meritato onore anche alla figura femminile protettrice della città insieme a Santo Stefano”.
L’indulgenza giubilare. La basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci è una delle chiese giubilari presenti nella diocesi di Prato. Per questo motivo può essere meta di pellegrinaggi per ottenere l’indulgenza secondo le consuete disposizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del sommo pontefice e le specifiche disposizioni stabilite dalla Penitenzieria apostolica per il Giubileo 2025. In ogni chiesa giubilare è presente un opuscolo con le indicazioni necessarie per ottenere l’indulgenza.