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Cucina italiana Patrimonio Immateriale dell’Umanità, Confcommercio e Confesercenti: “Un riconoscimento che celebra identità, tradizioni e comunità”

Il presidente interprovinciale di Fipe, Tommaso Gei: "Un traguardo storico che valorizza la cultura gastronomica italiana e il suo ruolo sociale". Mario Anastasi, presidente Fiepet Confesercenti Prato: "Riconoscimento che sarà motore di sviluppo per il turismo"

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PRATO – “Confcommercio e Confesercenti accolgono con profonda soddisfazione la decisione dell’Unesco di inserire la cucina italiana tra i Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità: un risultato straordinario che conferma il valore universale del nostro modo di cucinare e di vivere il cibo”.

Lo affermano le due Associazioni, commentando il voto unanime espresso dal Comitato intergovernativo riunito a New Delhi, che riconosce la capacità dell’Italia di trasmettere nel mondo la ricchezza della propria cultura gastronomica, fatta di competenze, ritualità, relazioni e memoria collettiva.

“Il valore riconosciuto alla cucina italiana – afferma Tommaso Gei, presidente di Confcommercio Fipe interprovinciale Pistoia e Prato – non riguarda soltanto quel che viene prodotto, ma la capacità di generare una tradizione viva, fatta di persone e momenti che alimentano la cultura del cibo nel nostro Paese. La cucina è un organismo in continua trasformazione, che si rinnova attraverso la condivisione, la partecipazione, la convivialità”.
“Questo riconoscimento non premia solo piatti e ricette, ma l’intera identità di un popolo – afferma Mario Anastasi, presidente di Fiepet Confesercenti Prato– . Per noi operatori dell’ospitalità e della ristorazione è una vittoria che valorizza il nostro impegno quotidiano: ci sentiamo investiti di una responsabilità ancora maggiore nel promuovere e difendere la qualità, l’autenticità e la territorialità delle nostre cucine. Siamo convinti che questo prestigioso riconoscimento sarà anche un forte motore di rilancio per il turismo, un’opportunità per far conoscere l’Italia — e Prato — nel mondo, raccontando un patrimonio culturale ed emotivo che parla di lavoro, famiglia, comunità e radici condivise.”
Per Confcommercio e Confesercenti, questo riconoscimento rende la cucina italiana la prima al mondo a essere tutelata dall’Unesco non per una singola ricetta o un prodotto simbolo, ma per il suo valore culturale e sociale. Un patrimonio che rappresenta da sempre un modello fondato su convivialità, identità e responsabilità condivisa, elementi profondamente radicati nel rapporto degli italiani con il cibo.
La candidatura, sostenuta e promossa da Fipe-Confcommercio e da Fiepet Confesercenti, è stata possibile grazie a un’ampia collaborazione istituzionale che ha coinvolto Ministeri, enti locali, associazioni e cittadini, unendo competenze e visioni diverse per valorizzare al meglio la tradizione gastronomica nazionale. Un percorso arricchito da numerose iniziative, culminate nella recente campagna che ha coinvolto più di diecimila ristoranti in Italia e all’estero nella celebrazione del patrimonio culinario del Paese.
“Per noi – concludono le Associazioni – questo importante traguardo non è soltanto un riconoscimento formale, ma un invito a custodire, rinnovare e tramandare una cultura della cucina che appartiene a tutti e che rappresenta uno dei cardini dell’identità italiana”.

© Riproduzione riservata

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