VERNIO – È un ringraziamento e un affettuoso saluto quello che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto e inviato a Donato Di Laudo. Un riconoscimento prezioso per il volume, La biografia di un emigrante, inviatogli da Di Laudo che vive a Vernio dal 1968 con la famiglia ed è stato spinto dai suoi nipoti Chiara, Emma, Beatrice e Gabriele, a raccontare la sua storia di lavoratore migrante in giro per l’Europa.
“Il messaggio dal presidente della Repubblica è un segno straordinario di sensibilità istituzionale e umana. Questo gesto celebra la bellezza delle storie di vita, spesso silenziose ma ricche di significato, che hanno contribuito a costruire il nostro Paese – sottolinea la sindaca di Vernio Maria Lucarini – La vita di un emigrante rappresenta il coraggio, il sacrificio e l’amore per la famiglia e la comunità, valori universali che il Presidente Mattarella ha saputo riconoscere e onorare anche nel sottolineare il ruolo dei nipoti”.
“Donato è il presidente onorario della nostra sezione Anpi, ma di fatto ne è sempre stato l’anima – aggiunge Stefania Tendi, presidente Anpi Vernio – con il suo impegno costante, silenzioso, e la volontà di trasmettere agli altri e condividere con la comunità i valori fondamentali della ‘sua’ e nostra libertà. Nel 2008 si è fatto promotore e ha curato ogni 25 aprile, in collaborazione con il Comune, della consegna della Costituzione ai ragazzi della scuola media dell’istituto Pertini”.
Di Laudo è nato a Celenza sul Trigno nel 1937 e già giovanissimo, a 17 anni, parte per la Francia in cerca di lavoro come muratore, con la valigia di cartone di tutti i migranti e le tasche vuote. Poi il matrimonio con Ida, il servizio militare e di nuovo il lavoro all’estero, in Germania, in Svizzera e in Belgio. Infine, con la moglie e i fratelli, l’arrivo in Toscana e a Vernio. Qui Donato diventa sindacalista, si iscrive all’Arci e al partito comunista, mette su un’impresa edile con i fratelli, ed è attivo nell’Anpi, dando sempre il suo contributo, da volontario, per la comunità.
“Sono un emigrante, ma sono stato e sono tuttora un uomo libero – dice di sé stesso Di Laudo – ho sempre dato alla società senza chiedere nulla in cambio… Donato di nome e di fatto”. Nella biografia, corredata di tante foto di famiglia, ma anche di immagini della storia di Vernio e dell’Anpi, i nipoti intervengono spesso, chiosando capitolo dopo capitolo le vicende del nonno e dell’intera comunità con i loro commenti e approfondimenti.
Ecco il messaggio del presidente Mattarella: “La ringrazio tanto del cortese invio della sua biografia! Le Sue nipoti e Suo nipote hanno fatto bene a invitarla a scriverla. Grazie per le sue parole. Con tanta cordialità. Sergio Mattarella”.