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PRATO – Porta in scena la dimensione familiare della deportazione, attraverso le memorie di Giancarlo Biagini, a lungo presidente di Aned Prato e figlio di Diego, operaio arrestato nel marzo ’44, deportato e ucciso a Mauthausen.
Lo spettacolo, firmato dal Teatro Metropopolare e diretto da Livia Gionfrida, si chiama Marzo 1944 e si terrà martedì 15 aprile alle 21 al Museo della Deportazione di Prato a Figline 8 (via di Cantagallo 250) nella sala espositiva al piano terra.
Un appuntamento in occasione dell’81esimo anniversario degli scioperi del marzo 1944 e della deportazione da Prato che – a pochi giorni dal 25 aprile – assume un significato ancora più profondo, racconta infatti la guerra e la deportazione. Ma anche l’attesa, il coraggio e la speranza di chi è rimasto a casa, aspettando un ritorno che, molto spesso, non c’è mai stato. Un racconto necessario, per ricordare e per resistere.
L’evento è realizzato grazie alla Rete Toscana dei Musei di Storia e Memoria del Novecento. Regia e drammaturgia di Livia Gionfrida, testo di Tommaso Santi, con Livia Gionfrida e Giulia Aiazzi. Musiche dal vivo Alice Chiari. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni scrivere a info@museodelladeportazione.it.