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‘Ex-Temporaneo’, torna la rassegna teatrale di Officina Giovani

Primo appuntamento con 'Pinocchio' vincitore del Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2013

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PRATO – Ex-Temporaneo, torna la rassegna teatrale di Officina Giovani dedicata alle produzioni teatrali indipendenti. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, si terrà il 15, 22, 29 novembre alle 21.

Ad inaugurare la rassegna, il 15 novembre alle 21, è lo spettacolo Pinocchio, vincitore del Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2013. La compagnia Babilonia Teatri, due volte vincitrice del premio Ubu, collabora con Gli amici di Luca, associazione nata nel 1997 con l’obiettivo di sensibilizzare e informare sul tema del coma, collaborando in prima persona con chi è stato toccato da quest’esperienza. Dall’unione delle due realtà nasce uno spettacolo che suscita risate, aperte e piene da un lato e pura commozione dall’altro, in un equilibrio di suprema cura e rigore teatrale in cui i Babilonia sono assoluti maestri. Una poetica che, nell’apparente semplicità, affronta le sfide più ardue con una misura prodigiosa, tra estrema delicatezza e massima audacia. Come dei moderni Pinocchio, i tre protagonisti – Paolo Facchini, Luigi Ferrarini e Riccardo Sielli – devono ricostruire a poco a poco la loro esistenza dopo essere usciti dal lungo tunnel di incoscienza e oblio del coma. Questa faticosa rinascita viene messa davanti allo spettatore in una rappresentazione che mette insieme finzione scenica e verità.

Il 22 novembre alle 21 sarà la volta di Diario di un dolore di Scarti Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione. Nato da un progetto di Francesco Alberici e con la collaborazione di Astrid Casali, lo spettacolo prende spunto e riprende il titolo dal romanzo inglese di Lewis. Il regista chiede alla sua attrice di lavorare a una messa in scena che affronti il tema del dolore prendendo spunto dal romanzo, visto come punto di partenza di un‘indagine più profonda, legata al tema della perdita, della mancanza e dello smarrimento. Come si rappresenta il dolore e quali sono i limiti? La propria biografia può essere messa in scena o si rischia di strumentalizzarla? Lo spettacolo ha lo scopo di porre queste domande e cerca di dare delle risposte, mostrando quanto sia forse necessario parlare del dolore per superarlo.

È La ballata del vecchio marinaio a chiudere la rassegna il 29 novembre alle 21. La voce di Ciro Masella, nella doppia veste di attore e regista, si unisce alla danza evocativa di Isabella Giustina, una delle più talentuose danzatrici della sua generazione, e ai paesaggi sonori e musicali di Alessandro Luchi per dare vita ad una rappresentazione in chiave contemporanea di una delle opere più famose dell’artista britannico Samuel Taylor Coleridge. Un’opera-manifesto della poesia romantica inglese, tradotta da Beppe Fenoglio che, sradicandosi da un’eccessiva compattezza linguistica, decise di sperimentare un linguaggio immediato e intessuto di veridicità. Il pubblico potrà addentrarsi in un viaggio in mare aperto e anche nelle pieghe più profonde dell’animo umano, del suo inconscio e della sua immaginazione.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, fortemente consigliata la prenotazione su Eventbrite. Gli spettatori sono pregati di presentarsi con 30 minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo.

 

© Riproduzione riservata

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