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‘Festival di economia e spiritualità’, prosegue la nona edizione diffusa

In programma tanti incontri fra Prato, Pisa, Pistoia, Scandicci, Capannori e Lucca

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PRATO – Festival Economia e Spiritualità, la nona edizione dedicata al tema del Capitalismo come religione è partita da Prato e proseguirà per tutta la settimana in forma diffusa in Toscana, tra la città del tessile, Pisa, Pistoia, Scandicci e Capannori. Per concludersi a Lucca domenica 1 dicembre.

Martedì 27 novembre a Prato alle 18.30, a San Leonardo al Palco si parla di America, una miscela di religione, politica e opposti. Incontro a cura di Massimo Faggioli, docente di teologia e scienze religiose alla Villanova University, Philadelfia, e Martino Mazzonis, giornalista e ricercatore

Abbiamo scelto con convinzione di partire proprio da Prato, la città del lavoro e del Datini – spiega Luigino Bruni, direttore scientifico del festival – Non c’è nulla di più spirituale del lavoro e il Datini è l’emblema del mercante umanista che fa della vita spirituale il centro della sua esistenza, che conclude la sua vita donando i suoi beni ai poveri, facendo nascere il Ceppo a Prato e lo Spedale degli Innocenti a Firenze. C’è la necessità oggi di ritrovare un’economia che sappia rianimare, cioè ridare l’anima al lavoro, alla vita civile”.

“In un tempo di crisi che è sicuramente economica ma anche spirituale: il mondo oggi soffre per un’economia a volte sbagliata ma anche per l’incapacità di ritrovare un senso profondo del vivere. Sul capitalismo – prosegue Bruni – si possono avere opinioni diverse ma è chiaro che questo sistema non ha funzionato per l’ambiente. Per questo oggi occorre avere il coraggio di rifondare la vita interiore in un mondo molto diverso da quello del Novecento, siamo in una fase di cambiamento e di ricerca del nuovo: cercare in Toscana e guardare a città come Prato può in questo momento particolarmente ispirante”.

Il festival si è aperto sabato23 novembre nel salone consiliare di Prato. Sono intervenuti gli economisti Luigino Bruni e Mario Biggeri, l’attore – scrittore Davide Riondino, l’imprenditore Marco Bartoletti della Bb Holding, modello di impresa inclusiva.

“Prato ha bisogno, in un momento difficile come questo, di rimettere al centro l’uomo e il valore del lavoro – afferma la sindaca Ilaria Bugetti – Questa città il primo distretto tessile in Europa, dobbiamo cogliere le sfide dell’ambiente e della transizione ecologica che rimettono appunto al centro il valore delle persone, in una visione di città dove economia e comunità stanno insieme”.

Un festival che ha a che fare con la filosofia, la spiritualità, che approfondisce le teorie e la prassi economica ma che ha a cuore prima di tutto la cura delle comunità e delle persone.

“Quest’anno c’è stato un grande salto di qualità sul piano scientifico e organizzativo – sottolinea padre Guidalberto Bormolini – siamo impegnati a definire un percorso che individua azioni concrete, che produce un cambiamento culturale e di visione per una società più umana, capace di avere attenzione per chi ha bisogno e per chi è più fragile Siamo sempre più convinti che un cambiamento interiore è il primo passo fondamentale, ci vuole qualcuno che possa fare la funzione del lievito, penso a piccole comunità che – come lievito nella pasta – fanno fermentare tutto il pane, capaci di mostrare che quello che era ritenuto utopia in realtà è realizzabile. La gente ha bisogno di credere, c’è una radicale crisi della capacità di credere, partendo da testimonianze concrete si può influenzare il cambiamento, anche economico. Riprendo il famoso motto dei lavoratori – otto ore per lavorare, otto per riposare e otto per sognare – è bene far riscoprire il valore del sogno, dell’utopia. Il nostro tempo ha bisogno di un po’ di rivoluzione spirituale”.

La scelta di un festival ‘diffuso‘ porta nei territori il confronto su temi tanto profondi quanto quotidiani.

“Abbiamo pensato che in un momento di indolenza del pensiero critico facciamo tutti un po’ fatica a considerare quello che sta accadendo attorno a noi, tanto più in un tema così complicato ma riguardante le scelte quotidiane di ciascuno – spiega Roberta Rocelli, già direttrice del Festival Biblico e consulente del progetto – Abbiamo pensato di andare incontro al pubblico, di andare incontro alle persone, di raggiungerle. Il nostro è un intervento di welfare culturale, un modo per prenderci cura delle menti delle persone per aiutarle a ritrovare, in questi tempi difficili, un proprio pensiero critico”.

Il programma

Pisa. Mercoledì 27 novembre il Festival si sposterà a Pisa, al dipartimento di economia e management (Polo Piagge) dove alle 17 Luigino Bruni, la storica del pensiero economico Francesca Dal Degan (Unipi) e la storica medievale Enrica Salvatori (Unipi) si confronteranno sul tema Capitalismo meridiano – La vocazione italiana al mercato. Introduce Francesco Poggi (Unipi).

Pescia. Sempre mercoledì 27 novembre, ma a Pescia, l’appuntamento con il festival è alla Fondazione Poma Liberatutti alle 18.30, in piazza San Francesco 12, con Dall’indifferenza all’estetica ed etica delle relazioni economiche ed ecologiche a cura dello psicologo e scienziato cognitivo Ugo Morelli.

Scandicci. Giovedì 28 novembre alle 18, nella saletta Cna in via Reggimento Lupi di Toscana, la madre abbadessa Noemi Scarpa parlerà su Ora et labora – L’anima della società e della cultura europea. Alle 21.15, nella sala consiliare Orazio Barbieri in piazzale della Resistenza, confronto a tre voci su Le religioni e il culto dell’economia con il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno, l’imam di Firenze Izzedin Elzir e il direttore dell’ufficio diocesano problemi sociali e lavoro di Firenze don Giovanni Momigli.

Il giorno dopo, venerdì 29, sempre nella sala consiliare Orazio Barbieri, serata su Il vero lusso è la povertà a cura di Emiliano Toso (biologo e musicista compositore) e Massimiliano Bardotti (scrittore e poeta).

Capannori. La giornata di sabato 30 novembre si svolgerà a Capannori. Alle 11.30 nella sede di Artè, in via Carlo Piaggia, incontro con il sociologo Mauro Magatti, sul tema Accrescere la vita senza distruggere il mondo, con intermezzi musicali della chitarra di Lapo Vannucci. Nella stessa sede, alle 17, Luigi De Vecchi, docente di Finanza e presidente della Fondazione Sylva risponderà alla domanda E’ possibile dare un’anima al capitalismo? Alle 17,30, la sociologa Francesca Coin proporrà una riflessione su Presente e futuro del lavoro nel capitalismo del ventunesimo secolo. Alle 18.30 Ritrovare la strada – Un’economia integrata per un progetto politico, sociale e ambientale: ne parlerà l’architetto e docente di architettura del paesaggio Annalisa Metta, insieme alla politologa e saggista Chiara Tintori. Alle 21 la parola all’attore e comico Paolo Hendel, con lo spettacolo Sognatori – Gli idealisti e gli esclusi che sognano un mondo nuovo. Sarà accompagnato da Michele Staino al contrabbasso e Renato Cantini alla tromba.

Lucca. Il festival si conclude a Lucca domenica 1 dicembre alle 16, nel salone dell’Arcivescovado: dopo l’introduzione di Luigino Bruni, a tirare le somme di una settimana di riflessioni saranno gli economisti Mario Biggeri e Giulio Guarini, con Guidalberto Bormolini. Alle 18 la figura di San Francesco sarà evocata dal poeta e scrittore Davide Rondoni, nella sua veste di presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte del santo di Assisi. Alle 19 lo stesso Luigino Bruni chiuderà i lavori del Festival.

Per tutti gli appuntamenti la partecipazione è libera e gratuita, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per maggiori info scrivere a comunicazione@ricostruirelavita.it. Il programma è consultabile qui.

© Riproduzione riservata

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