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Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, gli auguri alla città dai ragazzi di ‘Rondine’

Presenti alla cerimonia anche gli studenti del liceo Livi che aderiscono al progetto

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PRATO – Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, gli auguri di pace alla città arrivano attraverso le ragazze e i ragazzi che hanno vissuto, o stanno vivendo, la coinvolgente esperienza del progetto Quarto anno di Rondine, la cittadella dove giovani provenienti da paesi del mondo in conflitto imparano la convivenza e il rispetto reciproco con il metodo del confronto.

Con loro la mattina del 20 dicembre, nella sede della fondazione, erano presenti anche gli studenti della sezione Rondine del liceo Livi, opportunità formativa che mette i giovani al centro dell’educazione scolastica, sostenendo un modello di scuola in cui i giovani diventano cittadini attivi e protagonisti di cambiamento. Il liceo Livi è stato tra i primi ad attivare la sezione Rondine nel settembre 2022 (oggi le sezioni sono 32 in tutta Italia).

Gl auguri speciali per i pratesi sono arrivati durante l’incontro che ha visto protagonisti la presidente Diana Toccafondi, insieme a Stefano Betti e Luca Roti, e il responsabile del Quarto anno di Rondine Noam Pupko, gli studenti pratesi Tommaso Parini e Francesca Giannini, che si sono trasferiti a Rondine per il Quarto anno provenienti, rispettivamente, dal Gramsci-Keynes e dal Cicognini Rodari, Benedetto Mucci e Benedetta Bettazzi che hanno seguito l’esperienza di Rondine negli anni scorsi e Anna Ceccherini (madre di Tommaso Parini). Insieme a loro anche la dirigente del Livi, Mariagrazia Ciambellotti, la docente referente Rachele Pugi, la tutor Benedetta Roti, e gli studenti Sofia Di Marco, Lorenzo Antenucci e Alessia Zironi.

Sono i giovani, dunque, ad affidare il loro messaggio di speranza alla città lanciando l’appello “a non rimanere prigionieri dei conflitti e a impegnarsi per nuove relazioni tra persone”. “Abbiamo scelto di stare a fianco di Rondine proprio per la scelta di campo, attuata nella pratica quotidiana, dell’educazione alla pace, alla cura dei rapporti personali, al superamento dei conflitti “, ha sottolineato la presidente Diana Toccafondi.

Perché scegliere Rondine? Lo hanno spiegato Tommaso Parini e Francesca Giannini che alla Cittadella della pace hanno scoperto l’apertura al dialogo, il confronto con altre culture e altri mondi, hanno perso certezze e ne stanno trovando di nuove e più interessanti.

Sono 15 le ragazze e i ragazzi pratesi che dal 2015, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, hanno potuto seguire l’esperienza impegnativa del Quarto anno, nella cittadella fondata dal professor Franco Vaccari. Noam Pupko ha messo in evidenza “l’importante rapporto che lega Rondine a Prato, sin dalla nascita del progetto Quarto anno

Un anno di studio, di amicizia e di confronto con ragazzi provenienti da tutta Italia – e dal resto del mondo – poi il ritorno a Prato per restituire alla loro comunità quanto di buono hanno imparato, diventando giovani changemaker, inseriti in un vero e proprio network internazionale. Il bando per partecipare al quarto anno è ancora aperto e scade il prossimo 31 gennaio. Tutte le informazioni sul sito.

Ma in cosa consiste l’esperienza? Da qualche anno lo studentato internazionale di Rondine è affiancato al progetto Quarto Anno Rondine, una opportunità educativa, formativa e di studio, riconosciuta dal Ministero dell’istruzione e rivolta a 30 ragazzi di 17 anni selezionati da tutte le regioni italiane. I ragazzi frequentano la classe quarta superiore a fianco dei giovani di tutto il mondo, sperimentano la concretezza dell’intercultura e sono protagonisti di percorso formativo che fornisce loro gli strumenti necessari per sviluppare un progetto di ricaduta sociale una volta tornati nel loro territorio. Grazie al confronto con gli studenti della world house, ovvero i giovani provenienti da luoghi di conflitto di tutto il mondo che hanno scelto di impegnarsi per la costruzione della pace, i ragazzi possono approfondire la complessità della realtà mondiale.

Quella di Rondine costituisce un’esperienza formativa a 360 gradi, attenta alla persona e alla sua crescita, che riunisce diverse caratteristiche: la dimensione internazionale della Cittadella della Pace, luogo dove il dialogo con le istituzioni nazionali e sovranazionali è quotidiano: la capacità di trasformare i conflitti in opportunità; la didattica innovativa del percorso formativo che rimette al centro la relazione educativa tra docente, studente e gruppo classe; l’impatto sociale che genera i suoi frutti al di fuori di Rondine, in tutta Italia. Lo studente si forma infatti per diventare un innovatore sociale, un protagonista del cambiamento capace di unire tutte le competenze acquisite e metterle al servizio degli altri e del proprio territorio di provenienza per contribuire a migliorare concretamente la società.

 

© Riproduzione riservata

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