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martedì 22 Luglio 2025
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Il Toscana Pride sfila per le vie di Prato. Gli organizzatori: “Eravamo in 30mila”

In tanti all'evento: "La risposta migliore che la comunità queer potesse dare a chi semina odio e ostacola il cammino dei diritti”

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PRATO – In 30mila per la parata dei diritti del Toscana Pride a Prato. Questo il dato fornito dagli organizzatori. 

“Una comunità festante, infestante – dicono – che ha fatto sentire la propria voce per denunciare la violenza istituzionale del governo Meloni e le gravi violazioni dei diritti umani dei governi autoritari e oppressivi di tutto il mondo. La marea arcobaleno che ha invaso la città è la risposta migliore che la comunità queer toscana potesse dare a chi semina odio e ostacola il cammino dei diritti. Continueremo a scegliere città toscane in cui c’è bisogno di Pride, dove è ancora difficile per le persone Lgbtqia+* essere out senza subire conseguenze a casa, a scuola, sul lavoro”.

“Sappiamo che i Pride servono anche a questo: sono uno spazio sicuro e di libertà per chi non ha voce, ha paura e si sente sbagliatə – dicono ancora – I Pride sono giornate dell’orgoglio e della visibilità, ma anche di rivendicazione e di protesta per affermare il diritto al dissenso. Per questo, siamo vicini ai nostri fratelli e alle nostre sorelle ungheresi che sfideranno il divieto imposto da Orbán sfilando lo stesso a Budapest il prossimo 28 giugno. Dedichiamo questo Pride al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi, violati nel loro diritto all’identità e all’autodeterminazione”.

“Lo stesso diritto che viene negato alle persone trans e non binarie ostracizzate nei loro percorsi di affermazione di genere, alle persone piccole che hanno due papà e due mamme e che per lo Stato italiano sono orfanə di uno dei due genitori, quello intenzionale – concludono – Dedichiamo questo Pride alle donne abusate e uccise dalla violenza patriarcale, alle persone disabili disabilitate dalla società, alle persone razzializzate e migranti che non hanno diritti di cittadinanza, alle persone che combattono contro la sistematica precarizzazione delle loro vite contro un sistema economico neoliberista e capitalista che crea e perpetua disuguaglianze e alle persone che vorrebbero fosse riconosciuto ovunque, non solo qui in Toscana, il loro diritto ad una fine dignitosa. Ringraziamo le migliaia di persone che ogni giorno, e non solo in occasioni come questa, ci dimostrano il loro sostegno, la loro preziosa alleanza. Con loro continueremo ad impegnarci per abbattere i muri e tessere futuri“.

C’è chi oggi prova a contrapporre diritti civili e diritti sociali, come se fossero ambiti separati o addirittura in conflitto, ma non è così. Nelle parti del mondo dove governa la destra sovranista, assistiamo allo smantellamento di entrambi. E quando vengono meno la libertà di amare, di scegliere, di essere se stessi, spesso vengono meno anche il diritto al lavoro dignitoso, alla casa, alla salute.Quando si comincia a togliere i diritti, non si sa mai dove si finisce”. A dirlo è l’assessora regionale Serena Spinelli che sta partecipando al Toscana Pride 2025, in corso nel pomeriggio a Prato. 

Un fiume arcobaleno ha attraversato oggi le strade di Prato – dice Spinelli –  contro ogni forma di discriminazione, per la Toscana di tutte e di tutti. È stato bello esserci, in mezzo a tante persone, colori, esperienze, identità diverse che insieme costruiscono una comunità più giusta e più libera”.

Una società più inclusiva è anche una società più solidale, dove nessuno resta indietro, e dove la dignità delle persone viene riconosciuta in tutte le sue forme – conclude Spinelli –. Per questo, portare avanti insieme giustizia sociale e libertà individuale è una sfida politica che la Toscana ha raccolto, e che deve continuare a portare avanti. La Toscana è sempre stata una terra di diritti. Facciamo in modo che continui ad esserlo”.

Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha partecipato a Prato al Toscana Pride 2025.

“Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti”, ha affermato Giani, sottolineando la presenza del Gonfalone della Regione, “segno – ha aggiunto il presidente – dell’adesione ufficiale dell’ente a questo importante appuntamento che testimonia la vitalità politica e sociale del nostro tessuto democratico”.

Presente anche l’assessora regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini. Folta la rappresentanza delle istituzioni, attraverso sindaci e amministratori giunti da tutta la regione.

“La libertà di orientamento sessuale – ha proseguito il presidente – resta una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Ppese e oggi da Prato si alza ancora una volta un messaggio chiaro per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.

L’edizione 2025 del Toscana Pride si è caratterizzata attraverso il claim Abbattiamo i muri. Tessiamo futuri”. Il documento politico tocca numerosi temi: Affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità.

© Riproduzione riservata

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