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PRATO – Dalle stanze dei circoli, alle piazze del centro e della periferia: il confronto per costruire una nuova cultura del lavoro a Prato si apre alla cittadinanza per allargare il dibattito e diventare operativo.
Al via la seconda fase del percorso promosso dalla Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Prato, quella dedicata all’incontro con i pratesi attraverso le Piazze della Democrazia, eventi pubblici dove esperti e semplici cittadini possono discutere e trovare proposte di impegno condivise.
L’appuntamento con le Piazze della Democrazia è per sabato 10 e domenica 11 maggio. Il primo giorno l’ambiente che farà da sfondo alla discussione è al Villaggio, in piazza Fabbretti, tra il Centro Ventrone e la parrocchia di Sant’Antonio di Padova. Qui verrà allestito un palco dove a partire dalle 15 inizieranno gli interventi e il dibattito. Nel corso del pomeriggio si parlerà de Le relazioni nel lavoro e nella cura, con Nicoletta Ulivi, direttrice Opera Santa Rita e Lorena Paganelli, direttrice Società della Salute di Prato, modera Primo Fioravanti, membro dell’Ufficio diocesano di Pastorale sanitaria. L’argomento successivo è Una nuova economia circolare con Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility Toscana e Leonardo Borsacchi, docente di economia circolare, modera Ferdinando Poggi, esperto in architettura bioclimatica. Terzo focus sarà Il lavoro a Prato è per i giovani?, intervengono Roberto Macrì, coordinatore Commissione per Casa Edoardo, Christian Pergola, presidente Movimento giovani imprenditori di Confartigianato Prato, modera Giuseppe Rossi, ingegnere. Il pubblico presente in piazza potrà intervenire e dire la propria su ogni argomento trattato.
Domenica 11 maggio, alle 15,30, l’appuntamento è in piazza Duomo con due punti oggetto del confronto: Lavoriamo per la pace, con Stefano Pollini, dirigente scolastico, e Luca Roti, responsabile Pax Christi Prato, modera Benedetto Mucci del Progetto Policoro; Produciamo fiducia, contro il cancro dello sfruttamento, intervengono Enrico Mongatti, Commissione diocesana di studio sul lavoro a Prato e Marco Bucci, segretario Cisl Firenze-Prato, modera Fulvio Barni, direttore Ufficio pastorale sociale e del lavoro diocesi di Prato. I due incontri hanno il patrocinio del Comune di Prato e sono aperti a tutti gli interessati.
Le Piazze della Democrazia, come metodo di incontro e di confronto su tematiche specifiche, sono state sperimentate durante la 50esima Settimana Sociale di Trieste (svoltasi dal 3 al 7 luglio 2024). Attraverso questa modalità l’equipe diocesana di Pastorale sociale intende proporre alla comunità pratese di rinnovare il proprio rapporto con il lavoro, e coniugarlo con tematiche come l’ambiente, i giovani, la pace e l’immigrazione.
“Oltre lo sfruttamento, la mancanza di dignità, i conflitti – dice Fulvio Barni, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – la Chiesa intende mettere insieme le forze vive della città, riflettere con loro e dare un contributo effettivo su alcune questioni. L’altro obiettivo è quello di ‘rigenerare’ la partecipazione”.
Guardando ai numeri della prima fase, composta dai cinque incontri tenuti nei mesi scorsi nei circoli Acli e Mcl, possiamo dire che un primo, rassicurante, risultato è stato ottenuto: hanno partecipato non meno di 50 persone a sera, per un totale di almeno 130 persone coinvolte nelle discussioni. E non solo uomini e donne appartenenti al mondo ecclesiale, ma anche sindacalisti, membri delle associazioni di categoria, rappresentanti di partiti politici di diverso schieramento.
“È stata una cosa molto bella – aggiunge Barni – che dimostra come fin dall’inizio il nostro dibattito non è stato di parte, non è nato e cresciuto all’interno del mondo cattolico, ma è riuscito ad abbracciare esperienze e sensibilità diverse, tutte accomunate dal desiderio di parlare di lavoro, di diritti e dignità dei lavoratori, dei giovani, dell’ambiente, in modo non ideologico”.
Per conoscere gli argomenti emersi, è possibile scaricare il documento di sintesi pubblicato sul sito web della diocesi di Prato.