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PRATO – Grandi nomi, progetti e titoli di grande interesse. Tutto questo è Politeama Educational, la rassegna in programa a Prato e dedicata agli studenti delle scuole.
Prende spunto dal pensatore di Rodin, celebre rappresentazione bronzea di Dante Alighieri, l’immagine grafica scelta per il cartellone Politeama Educational, il primo della Fondazione Politeama Pratese nata a maggio, presentato dalla presidente Beatrice Magnolfi insieme alla sindaca di Prato Ilaria Bugetti e alla capo di gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti. Annunciato anche il futuro ingresso della Regione nella Fondazione Politeama Pratese.
Melville, Charlotte Brontë, Charles Dickens, Pirandello, il mito classico con Clitemnestra, Roald Dahl, Margaret Atwood e il “libro dei libri” per eccellenza, la Bibbia raccontata a due voci da Aldo Cazzullo e Moni Ovadia ne Il romanzo della Bibbia (una new entry anche nella stagione di prosa principale). Opere e autori senza tempo che affondano la penna nelle pieghe più profonde dell’animo umano, per stimolare e favorire una lettura critica del presente allungando lo sguardo verso il futuro.
Oltre 40 appuntamenti fra recite matinée per le scuole e quelle pomeridiane rivolte alle famiglie, cinque rassegne, tante collaborazioni con compagnie e realtà del territorio (Teatro Metropopolare, compagnia Tpo, Spazio Teatrale Allincontro, Zera Teatro), grandi autori e interpreti sulla scena (Luciano Violante, Viola Graziosi, Stefano Massini, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo) per un’offerta variegata e degna della missione di un teatro che si propone come mezzo per combattere la povertà educativa e rafforzare la coesione sociale, con una proposta che si arricchisce tutto l’anno anche di contenuti civili. Sponsorizzato dalla società Signo srl, proprietaria dei supermercati Conad di Prato, il cartellone Politeama Educational sarà presentato ai docenti mercoledì 18 settembre, alle 16, negli spazi del Ridotto.
Fra le novità di quest’anno, l’ampliamento dell’offerta formativa estesa anche alle ultime due classi della primaria per uno dei titoli più attesi del ciclo Capolavori dietro le quinte, che va alla scoperta dei capolavori della letteratura italiana e straniera con una modalità di teatro interattivo e immersivo per un linguaggio più accattivante nei confronti delle giovani generazioni. Una tazza di mare in tempesta con Roberto Abbiati ci farà salire a bordo del Moby Dick di Melville invitando gli studenti a entrare in una piccola stiva di legno (29-30 gennaio) mentre, dopo Dorian Gray e Frankenstein, stavolta la rinnovata sinergia fra Politeama e Compagnia Tpo ci consegnerà una versione inedita del romanzo di Charlotte Brontë, Jane Eyre (3-7 febbraio, 17-21 febbraio) per le scuole superiori, secondo la formula già collaudata dell’azione teatrale itinerante e dell’uso delle cuffie audio silent system.
Dalla letteratura romantica inglese a quella italiana con un “mostro sacro” del Novecento: Luigi Pirandello: l’autore di Uno, nessuno e centomila ispirerà uno spettacolo di stand-up comedy (scuole medie e superiori), Centomila (2-3 dicembre) interpretato da Massimo Bonechi in un nuovo allestimento di Spazio Teatro Allincontro. Da Capolavori dietro le quinte alla rassegna Un mondo migliore per le scuole medie e superiori che quest’anno passa da tre a quattro titoli puntando una lente d’ingrandimento su temi di rilevanza storica e civile: dalla condizione femminile ne Il racconto dell’ancella con Viola Graziosi, regia di Graziano Piazza, che prende spunto dal romanzo distopico di Margaret Atwood nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) a Matteotti (anatomia di un fascismo) scritto da Stefano Massini con l’interpretazione di Ottavia Piccolo (21 gennaio), aspettando il Giorno della memoria. Di nuovo, il coraggio e la forza delle donne di opporsi in una narrazione contemporanea di Clitemnestra (7 marzo), di cui si fa potente interprete sempre Viola Graziosi su un testo scritto dall’ex presidente della Camera Luciano Violante. Dulcis in fundo, una storia universale che parla a tutti, credenti e non, ai popoli cristiani, ebrei e musulmani, quella de Il romanzo della Bibbia con Alzo Cazzullo e Moni Ovadia proposto in orario serale (29 aprile) e nella fascia matinée per le scuole (30 aprile). E per le famiglie? Ai più piccoli sono dedicati i mesi di settembre e ottobre con il ritorno di Avanguardie a cura di Teatro Metropopolare: il ciclo di laboratori – spettacolo condotti da Giulia Aiazzi, direzione artistica di Livia Gionfrida, s’ispira quest’anno al grande scrittore per l’infanzia Roald Dahl con le sue magiche e avventurose storie (prossimi appuntamenti, 14, 21 e 28 ottobre). Ottobre fa rima con Prima a teatro, la rassegna per piccoli spettatori che prendono posto direttamente sul palcoscenico, a un passo dalla scena. Sei appuntamenti pomeridiani per accompagnare i bimbi nel regno della natura caro a Bruno Munari con Albero di Drammatico Vegetale – Ravenna Teatro (5-6 ottobre), per danzare sulle ali della fantasia e vincere le paure con Tana della Compagnia Tpo (12-13 ottobre), per esplorare il proprio vissuto di emozioni attraverso giochi di isole e specchi con Arcipelago (19-20 ottobre). Famiglie a teatro anche durante le feste di Natale, con due titoli da non perdere: A Christmas Carol. Il musical con Roberto Ciufoli (27 dicembre) e, nel giorno di Befana, Bruno lo zozzo e il Megapanettonesauro tratto dal libro di Simone Frasca.
La funzione sociale di un teatro, la sua forza di aggregazione e di identificazione di una comunità, passa anche da iniziative collaterali alla stagione principale ma che fanno parte a pieno titolo della missione del Politeama che vede nella parola un grande veicolo di rigenerazione culturale e democratica. Con questo spirito torna la rassegna La farmacia delle parole diretta dalla regista Livia Gionfrida, anima di Teatro Metropopolare, a investigare il valore terapeutico della parola in dialogo con tre raffinate interpreti del nostro tempo, tre scrittrici sempre dalla parte dei diritti civili: Nadia Terranova (24 ottobre), Vera Gheno (20 novembre), Giulia Blasi (5 dicembre). Tre incontri sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che creeranno un filo fra il pubblico detenuto della casa circondariale “La Dogaia” – dove Metropopolare lavora da 16 anni con un progetto di residenza artistica – e il pubblico esterno del Politeama.
Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Politeama Pratese, ha detto: “Il teatro serve tantissimo alle nuove generazioni e al teatro serve il pubblico di domani, che va preso per mano e accompagnato nella sua magia, con un linguaggio estremamente popolare, accessibile e profondo. Per il terzo anno consecutivo, il Politeama Educational affianca il cartellone principale proponendo contenuti civili, sociali ed educativi. Un teatro che possa dirsi tale deve sentire l’urgenza di creare nuovo pubblico, attuare un continuo ricambio delle presenze, soprattutto un teatro come il nostro che ha radici così profonde in città. Cinque rassegne, ognuna dedicata a una fascia di età o una tematica, avvalendosi di preziose collaborazioni e energie perché questo deve fare un teatro: fare rete”.
Ilaria Bugetti, sindaca di Prato aggiunge: “Il fatto che il Politeama Pratese sia ora Fondazione rappresenta il presupposto necessario per andare a costituire quella rete dei teatri che ci fa crescere: nella nostra città abbiamo realtà complementari, ognuna con la sua peculiarità, che formano un unicum in Toscana, dalle piccole realtà fino ai grandi teatri. L’idea di far entrare sempre più in teatro i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, è una delle vie principali per far crescere una comunità».
Infine Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana: “La presidente Beatrice Magnolfi ha fatto un lavoro straordinario, ha dato una prospettiva nuova a questo teatro attraverso la forma della Fondazione: questo permetterà di aprire il bacino a nuove possibilità. La Regione entrerà infatti nella Fondazione Politeama Pratese: ci sta lavorando il presidente Eugenio Giani che ha la delega alla cultura. In questo nuovo corso saremo a fianco del teatro”.