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PRATO – Silvia Bracci, laureata in scienze chimiche, e Federico Fidanza, laureato in giurisprudenza, sono i vincitori della ventesima edizione del premio di studio Alberto Bardazzi, istituito al Pin – Polo Universitario di Città di Prato e destinato a due laureati magistrali dell’ateneo fiorentino nell’anno accademico 2022/23.
La proclamazione è avvenuta stamani nel corso della cerimonia nell’Aula magna Maurizio Fioravanti di piazza Ciardi. Sono intervenuti la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, la presidente del Pin Daniela Toccafondi, il presidente del Rotary Club Prato Filippo Lippi Massimo Mancini e Beatrice Bardazzi, moglie di Alberto Bardazzi.
I due vincitori riceveranno un riconoscimento del valore di 5mila euro ciascuno.
Nel corso della cerimonia hanno portato la loro testimonianza anche i vincitori della passata edizione. Al termine della premiazione Luca Bindi, docente di mineralogia e direttore del Dipartimento di Scienze della Terra di Unifi, è intervenuto con una lectio intitolata La grande avventura della scoperta dei quasicristalli in natura.
La premiazione è stata preceduta dal taglio del nastro dell’aula magna Maurizio Fioravanti, recentemente rinnovata negli arredi e nella strumentazione tecnologica.
Il premio, promosso dall’Ateneo fiorentino grazie al finanziamento della famiglia Bardazzi e del Rotary Club Prato Filippo Lippi, è intitolato ad Alberto Bardazzi, imprenditore tessile di Prato e socio del Club, scomparso nel 2003. Viene assegnato a un laureato magistrale del settore Technologies (Scuole di agraria, ingegneria, scienze matematiche, fisiche e naturali e Scienze della salute umana) e a un laureato magistrale dell’area Humanities (Scuole di architettura, economia, giurisprudenza, psicologia, scienze politiche e scienze umanistiche e della formazione) presso l’Ateneo fiorentino.
La commissione ha riservato inoltre una menzione di merito ad altri otto giovani: Riccardo Picone, Chiara Casini, Andrea Marchetti, Jebali Mohamed Salah, Andrea Farolfi, Filippo Londi, Irene Pancani, Camillo Nannelli. In questa edizione i partecipanti al premio sono stati 179, così suddivisi: 69 per la categoria humanities e 110 per l’area technologies.
Profilo dei vincitori
Silvia Bracci, technologies
Ha conseguito una laurea magistrale in scienze chimiche con 110 e lode con una tesi dal titolo: “Ottimizzazione degli step critici nella sintesi totale dell’Insulina estere tramite “Native Chemical Ligation” come putativo profarmaco.” L’elaborato rappresenta un primo tentativo della sintesi totale dell’insulina estere, ottimizzando i passaggi critici incontrati durante il processo. Dopo la laurea ha proseguito il lavoro di tesi attraverso un dottorato di ricerca in Scienze Chimiche Unifi sullo sviluppo di tecnologie diagnostiche basate su peptidi sintetici modificati per rivelare e caratterizzare autoanticorpi quali biomarcatori di risposte immunitarie.
Federico Fidanza, humanities
Ha conseguito una laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con 110 e lode e plauso della commissione alla carriera, con una tesi dal titolo “L’intelligenza artificiale come supporto del consiglio di amministrazione alla luce dell’AI Act”. Il suo elaborato si è proposto di leggere gli utilizzi dell’intelligenza artificiale alla luce dei principi del cosiddetto AI Act, cioè della “Proposta di regolamento sull’intelligenza artificiale” presentata nel 2021 dalla Commissione europea. Prevede di iniziare in autunno un corso di dottorato in Diritto commerciale e sta svolgendo la pratica forense per diventare avvocato.