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PRATO – Al via la terza e ultima giornata di Seminare Idee Festival Città di Prato, che prende avvio domani (8 giugno) alle 10 al Chiostro San Domenico con Poesia, al cuore dell’uomo, l’intervento del poeta e narratore Giuseppe Conte. In una società dominata dalla tecnocrazia capitalista, esiste un coraggio nella pratica poetica che, spesso umiliata e accantonata, continua a tener vivo tutto ciò che è umano, a dare voce e speranza all’anima.
Alle 10.30, sempre al Chiostro San Domenico, l’attrice e attivista Sadaf Baghbani dialoga con la giornalista Cristina Giudici nell’incontro dal titolo Il coraggio della disobbedienza. Baghbani racconta la sua storia personale e quella delle sue sorelle iraniane, disposte a tutto per affermare il proprio diritto a emanciparsi, contro la fine dell’apartheid di genere e la violazione dei più elementari diritti umani. A seguire l’intervento musicale del rapper persiano Radin.
Si prosegue alle 11 in piazza delle Carceri con il dialogo tra la scrittrice Teresa Ciabatti e lo scrittore Sandro Veronesi, dal titolo Io sono io e il mio contrario. Ognuno è l’altro e nessuno è sé stesso – diceva Heidegger. Attraverso un’analisi dell’io narrante del suo ultimo romanzo, Donnaregina, Ciabatti si sofferma su quella forma di coraggio che rende possibile l’accettazione della compresenza degli opposti. Il coraggio di abbracciare le nostre contraddizioni.
Dalla letteratura alla scienza: alle 12, al Chiostro San Domenico, il fisico e matematico Mario Rasetti sarà protagonista dell’incontro L’AI avrà mai una coscienza? Le sfide alle macchine che pensano. Un momento di riflessione legato alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, che sta acquisendo un ruolo sempre più decisivo all’interno della nostra società. Ma i punti di debolezza e i limiti dell’IA sono numerosi – il dispendio di energia, le questioni etiche, la capacità di apprendere, la verità – e ancor più sono le domande, alle quali, forse, la matematica troverà una soluzione.
Alle 15, in piazza delle Carceri, Paola Jacobbi e Roselina Salemi si confronteranno nel corso di un dialogo dal titolo Essere donna è un’impresa. A partire dall’esempio di Luisa Spagnoli, le due giornaliste e scrittrici ripercorreranno le sfide (vinte) che oggi hanno portato le donne a dirigere aziende, a rivoluzionare il mondo della moda, a confrontarsi con la tecnologia in tutti i campi, a scrivere algoritmi. A infrangere il famigerato ‘soffitto di cristallo’.
Il filosofo Massimiliano Valerii, direttore del Censis, riconduce il tragico momento di squilibrio che la nostra modernità sta attraversando, allo stesso che forse aveva sconvolto il famoso scienziato Ettore Majorana, prima della sua sparizione. Il tormento interiore per aver contribuito agli studi sulle particelle elementari – che presto avrebbero condotto alla bomba atomica – poteva averlo spinto ad allontanarsi volontariamente? Valerii ne discute nella conferenza Il caso Majorana e i dilemmi dello scienziato, in programma alle 15.30 al Chiostro San Domenico.
Alle 16.30, al Chiostro San Domenico, la reporter Francesca Mannocchi, con Guardare la guerra negli occhi, racconterà il coraggio di chi, senza averla dichiarata, è costretto a vivere ogni giorno la guerra: donne, bambini, sfollati e profughi. Al di là della cronaca, la giornalista ci condurrà dentro ai dilemmi di ogni conflitto, per comprendere che la guerra contro gli altri è prima di tutto una guerra contro noi stessi.
Cosa può fare la letteratura di fronte alle guerre in corso, alle politiche securitarie, agli sbarchi sulle coste, all’elenco quotidiano delle vittime? Ne Il coraggio, antidoto alla crudeltà – alle 17 in piazza delle Carceri – lo scrittore Antonio Franchini e il giornalista Antonio Gnoli tentano di trovare delle risposte coraggiose alla crudeltà che contraddistingue il nostro tempo.
Alle 17.45 al Chiostro San Domenico l’attrice Anna Bonaiuto porta in scena il reading Vite da romanzo e romanzi di vita, insieme alla critica letteraria Liliana Rampello. Ci sono pagine di letteratura e poesia, capolavori teatrali e cinematografici che raccontano – continuando a sorprenderci e ad emozionarci – storie di donne che sul coraggio hanno costruito la loro esistenza. A rivivere sul palcoscenico saranno le storie di donne indimenticabili, realmente esistite o di finzione: da Virginia Woolf a Cristina di Belgiojoso, da Filumena Marturano alle staffette partigiane.
Il festival si chiude alle 19.30, al Chiostro San Domenico, con la lectio Il coraggio della pace, dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. In tempi di riarmo, comunque lo si chiami, non possiamo che essere disorientati. Sembra che chi parla di pace sia debole, incapace di combattere, come se non contasse niente la lezione di chi ha predicato la non violenza, come Gandhi o Martin Luther King. I libri di storia sono pieni di guerre, eppure Riccardi osa proporre nuove parole, nuove idee da seminare, germogli che nascono da cultura e visioni attente alle vicende di ogni popolo.
Peer la sezione Seminare Idee Kids, diversi gli appuntamenti in programma.
Dalle 10 alle 18, in piazza San Domenico, appuntamento con il laboratorio Scienziati coraggiosi (dai 5 anni). Il team di divulgatori scientifici di Tecnoscienza accompagnerà bambine e bambini in un viaggio alla scoperta delle vite straordinarie di dieci scienziati coraggiosi: un’esperienza che unisce curiosità e un pizzico di mistero.
Con il laboratorio Corpi come fogli: hai il coraggio di sporcarti le mani? (dai 3 anni), dalle 10 alle 11.30 in piazza San Domenico, il corpo diventa un foglio su cui scrivere la propria storia fatta di esperienze, scambi e incontri favoriti dalla fantasia e dalla creatività. Manuel Baglieri, illustratore, introdurrà i piccoli partecipanti al mondo della pittura e della fotografia, utilizzando il corpo come strumento espressivo.
Alle 11.30 si terrà il secondo viaggio esplorativo nel mondo del pensiero critico Pensare insieme è la vera avventura (11/13 anni). Guidati da Paolo Perazzolo, giornalista e teacher expert in philosophy for children and community, i protagonisti e le protagoniste del laboratorio avranno l’opportunità di formulare domande sui temi che reputeranno più interessanti e stimolanti, per poi cercare nel confronto risposte condivise.
La giornata si conclude alle 17 con la seconda passeggiata-laboratorio a cura della pittrice e illustratrice Sonia Maria Luce Possentini, Il taccuino delle piccole cose gentili, un percorso fra le strade di Prato per scoprire la meraviglia che si cela in ogni angolo della città.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. È necessaria la prenotazione a kids@seminareideefestival.it per i workshop con Paolo Perazzolo (massimo 12 partecipanti) e la passeggiata laboratorio con Sonia Maria Luce Possentini (massimo 25 partecipanti).
Informazioni sul programma qui.