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PRATO – È tradizione secolare quella pratese per la festa dell’Assunzione di Maria. Anche quest’anno, venerdì 15 agosto, torna l’appuntamento con la sacra reliquia cittadina: la Sacra Cintola sarà mostrata ai fedeli dal pulpito di Donatello, nell’imponente scenario del Duomo di Prato.
La cerimonia, attesa e partecipata, inizierà alle 18 con l’ostensione dal pulpito, preceduta nel pomeriggio dai vespri solenni, secondo una liturgia che unisce religiosità e identità civica. La reliquia — una cintura in lana di cammello verde bordata d’oro, donata alla Vergine secondo la tradizione — è tra i simboli più cari alla città e viene mostrata al pubblico cinque volte l’anno: a Natale, Pasqua, il Primo maggio, il 15 agosto e alla conclusione del Corteggio Storico dell’8 settembre.
Al secolare rito parteciperà il commissario prefettizio del Comune di Prato Claudio Sammartino. I testimoni del rito sono il presidente della Serra Club di Prato Piero Troni, la neo eletta presidente della Pubblica Assistenza l’Avvenire di Prato Elisabetta Cioni e il proposto della Misericordia di Prato Gianluca Mannelli.
Questa manifestazione non è solo un evento religioso, ma anche culturale e storico: l’ostensione affonda le sue radici nel Medioevo, regolata da statuti comunali sin dal XIII secolo, che siglano l’intreccio fra potere civile e religioso nella custodia della reliquia. Il rilievo artistico del pulpito esterno, opera di Donatello e Michelozzo tra il 1428 e il 1438, è stato creato proprio per rendere solenne e visibile questo rito alla folla raccolta in piazza.
Il rito del 15 agosto rappresenta un momento collettivo di devozione e identità: la città tutta si raduna attorno al Duomo per venerare la reliquia, custodita nell’omonima cappella con un ricco ciclo di affreschi e opere d’arte tempera del XIV secolo


