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PRATO – Ugo De Vita legge e racconta Pier Paolo Pasolini al Museo di Palazzo Pretorio giovedì 19 dicembre alle 17. Un appuntamento tra teatro, cultura e politica che vede protagonista l’autore, attore e docente universitario con un suo personale e originale omaggio al letterato friulano.
Ugo De Vita legge e racconta Pier Paolo Pasolini non è uno spettacolo, non ci sono scene, né costumi; piuttosto è un evento, in un tempo unico, legato essenzialmente alla voce e al logos, che parla del ruolo dell’intellettuale nei confronti della politica e della società civile.
De Vita, che ha conosciuto personalmente Pasolini da ragazzo, grazie alla lettura delle sue parole ne richiama i valori e la vocazione artistica e politica, raccontandone la storia e la voce. Una cinquantina di minuti che rendono musica i versi e la prosa di Pasolini che – come l’autore ama ripetere – è un “compagno di strada”, un modello a cui non ha mai rinunciato di riconoscere stima e gratitudine (già nella stagione di prosa 1981-1982 con Alberto Moravia portò sulle scene una scelta di testi versi e prose del poeta e regista friulano).
Il testo propone inediti di De Vita e un ‘collage’ che evoca in brevi fulminanti citazioni: Atti impuri, Le ceneri di Gramsci, Lettere Luterane, Poesia in forma di rosa, Divina mimesis.
L’evento inizia alle 17 e si svolge nella sala conferenze del Museo di Palazzo Pretorio. L’ingresso è libero, è consigliata la prenotazione alla mail museo.palazzopretorio@comune.prato.it.
Ugo De Vita (Roma, 1961). Autore, attore, docente universitario a contratto, dopo il diploma alla accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico, la laurea e la specializzazione in Psicologia Clinica, ha conseguito il baccellierato all’università Gregoriana con una tesi in escatologia, donata a Don Ciotti.
Ha diretto in teatro tra gli altri: Mario Scaccia, Elio Pandolfi, Flavio Bucci, Ninetto Davoli, Gabriele Lavia, Lucia Poli, Massimo Dapporto, Lellò Arena, Ileana Ghione, Anna Miserocchi, Nando Gazzolo, Riccardo Cucciolla, Lino Capolicchio, Giorgio Albertazzi, Elisabetta Pozzi, Marina Suma, Eleonora Brigliadori. Occupandosi costantemente di ‘teatro civile’, ha portato in scena le vicende di: Stefano Cucchi, Marco Vannini, Niccolò Ciatti, Carlo Casalegno, Falcone e Borsellino, Ustica, il giudice Livatino, Stefano Melone (prima vittima militare dell’uranio impoverito).
Ha dato voce in qualità di doppiatore, ad alcuni tra i maggiori divi americani, facendo molti ‘over sound’ per la Rai e l’emittenza privata nazionale. Ha pubblicato saggi e romanzi con Vallecchi, Passigli, Bulzoni e Polistampa edizioni. Attualmente svolge attività didattica e seminari all’università di Padova.