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Un podcast sulla memoria dei deportati pratesi fra i migliori del 2024

'Prato: Memorie di Famiglia' citato all'interno della newsletter di Andrea Federica De Cesco Questioni d'orecchio, la più seguita del settore

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PRATO – C’è un podcast che parla di Prato fra le migliori uscite, nel settore, nel 2024. 

È in compagnia di una lunga lista di contenuti da ascoltare, produzioni Rai, Storytel, Sole 24 Ore, Chora Media, OnePodcast, Prato: Memorie di Famiglia, podcast segnalato fra i migliori usciti in italiano nel 2024 all’interno della newsletter di Andrea Federica De Cesco Questioni d’orecchio, la più seguita del settore.

Il podcast è stato realizzato grazie al Museo della deportazione e Resistenza in collaborazione con Aned – Sezione di Prato con il contributo del Comune di Prato e realizzato dal giornalista Lorenzo Tempestini, coadiuvato da Enrico Iozzelli del Museo della deportazione.

“Avere memoria oggi, è un atto rivoluzionario. Lo è ancora di più di fronte alla perdita dei testimoni diretti di fatti fondamentali del nostro passato che il passare del tempo rende inevitabile – sottolinea l’assessora alla memoria del Comune di Prato Chiara Bartalini – Non possiamo permettere che questo patrimonio di vissuto così potente si disperda o venga annacquato da pericolosi tentativi di rilettura ideologica della storia. È fondamentale quindi, lasciare una traccia chiara e ben documentata di quel periodo storico per trasmettere alle nuove generazioni il grande valore alla base della nostra democrazia. Abbiamo quindi colto l’opportunità che i nuovi strumenti tecnologici ci mettono a disposizione per arrivare a più persone possibili, linguaggi più immediati per la popolazione più giovane che è proprio quella che vogliamo intercettare. Ringrazio chi ha creduto in questo progetto e lo ha reso possibile perché se avere memoria è oggi più che mai un atto rivoluzionario la capacità di veicolarla è un dovere”.

Il primo dei cinque episodi è uscito il 6 marzo. Si tratta di un viaggio attraverso le testimonianze di ex deportati pratesi attraverso le interviste ad alcuni dei loro familiari. Un podcast che attraverso i ricordi personali ricostruisce, partendo dai luoghi in cui avvennero le deportazioni, il puzzle della memoria collettiva, per tramandare nella forma sonora tematiche oggi sempre più attuali: fanatismo e discriminazione di chi viene avvertito come diverso.

I racconti delle persone che hanno vissuto il periodo più buio della nostra storia recente ci aiutano a comprendere come i ricordi personali si intreccino per diventare una memoria collettiva, un pezzo importante della nostra storia condivisa, da custodire e tramandare: da un lato i racconti dei familiari che hanno vissuto, seppure indirettamente, gli effetti delle deportazioni, dall’altra l’estrema attualità delle tematiche che portarono a questi episodi, come il fanatismo razzista, l’emarginazione e la discriminazione del diverso.

Da Almo Santi raccontato dal nipote Domenico, che riuscì a scappare dalle deportazioni che furono organizzate a Prato da fascisti e nazisti tra il 7 e l’8 marzo del 1944, ad Antonio Cecchi che lavorava al lanificio Pecci, arrestato e deportato per le sue idee comuniste a Mauthausen, dove morì il 5 aprile 1945. Conosceremo la storia di Diego Biagini raccontata dal figlio Giancarlo, caporeparto di una tessitura a Prato, coraggioso oppositore del regime, deportato e ucciso dai nazisti, e quella di Martino Gacci, che dalla Grecia fu internato come militare in Germania e poi, a seguito di una sua ribellione, deportato nel Campo di concentramento di Buchenwald. Sfuggito alla morte tutti i lunedì mattina andava al mercato a Prato, comprava un pezzo di trippa, lo lessava e lo mangiava. Tutti i lunedì. Era per lui un rito. Lo faceva per ricordare la carne che rubava ai cani del campo di concentramento. E infine il nipote Maurizio Magnolfi racconta la storia di Mario Fagotti a cui è dedicato l’ultimo episodio del podcast, testimone di un pezzo della memoria di quello che successe ai deportati pratesi, in alcune famiglie chiusa a chiave in un cassetto, per poter trovare la forza di andare avanti e continuare a vivere.

Il podcast si ascolta sulle principali app free.

© Riproduzione riservata

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