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PRATO – Notizie positive, dalle ultime analisi, per l’economia pratese. A dirlo sono i vertici di Confcommercio.
“La crescita del potere d’acquisto e l’impennata demografica che riguardano Prato autorizzano a pensare ad un 2025 positivo, ma per tornare ai livelli pre-Covid con i consumi serve ripristinare la fiducia delle persone”. Lo dice il presidente di Confcommercio, Gianluca Spampani, commentando lo studio sui consumi regionali diffuso nei giorni scorsi dalla Confederazione nazionale.
“A Prato, come in tutta la Toscana, i consumi e il Pil salgono rispetto ad un anno fa, ma ancora non sono tornati ad attestarsi ai livelli pre-pandemici. Questo significa che il tessuto economico è ancora fragile e che dobbiamo continuare a lavorare per rinsaldarlo. Fattori come la deflazione intervenuta sul carrello della spesa, la crescita dei redditi grazie ai rinnovi contrattuali e un maggior tasso di occupazione lasciano ben sperare, ma non possiamo abbassare la guardia”.
“Il tema, adesso, è ripristinare la fiducia collettiva. Il circuito redditi – fiducia – consumi si è a lungo inceppato e non è ancora tornato a girare a pieno regime. I risultati dell’ultimo trimestre dell’anno saranno molto probabilmente in crescita rispetto ai precedenti, ma su Prato grava anche l’incertezza dovuta all’andamento del monocluster tessile”.
“Accanto a questo – conclude Spampani – l’andamento demografico tratteggiato da Istat nei giorni scorsi, che indica una crescita della popolazione costante da qui ai prossimi venti anni, certifica il dinamismo e l’attrattività di un territorio in crescita. L’incidenza dei flussi stranieri in questo orizzonte è innegabilmente impattante: l’aumento della popolazione residente può rivelarsi un fattore positivo soltanto a patto di essere debitamente governato”.