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PRATO – Monta la protesta dei metalmeccanici dopo che la Confindustria Toscana Nord ha inviato ai sindacati Fim, Fiom e Uilm una lettera di cancellazione di tutti gli accordi territoriali, per Firenze e Prato, a partire dall’1 gennaio 2025.
“Per protestare contro questa inaccettabile decisione – questa la risposta dei sindacati .- le organizzazioni sindacali proclamano per lunedì, 29 luglio, otto ore di sciopero dei metalmeccanici del territorio con presidio dalle 10 sotto la sede di Confindustria Toscana Nord, in via Giuseppe Valentini, 14 a Prato”.
Queste le ragioni dell’associazione di categoria: “La comunicazione scritta ha fatto seguito ad anticipazioni verbali in cui l’associazione ha illustrato la propria posizione, coerente con relazioni industriali moderne e adeguate a tempi ben diversi da quelli di 50 anni fa – spiega uina nota – Da parte industriale è stato evidenziato come gli accordi territoriali per la meccanica dell’area pratese fossero superati dalle evoluzioni che si sono realizzate in questi decenni, divenendo antistorici e penalizzanti per le aziende e per gli stessi lavoratori. Rispetto agli anni Settanta nelle aziende della meccanica pratese si riscontrano oggi cambiamenti radicali sia come presenza di tipologie produttive diverse (al meccanotessile, tipico del distretto, si sono affiancati altri comparti dell’ampio e variegato settore meccanico) sia come livelli di specializzazione degli addetti: un quadro che non si concilia con trattamenti retributivi uniformi. Ingessare le spese per il personale significa condizionare pesantemente la possibilità di riconoscere compensi adeguati alle professionalità più performanti e strategiche”.
“Una corretta e aggiornata impostazione delle relazioni industriali, che premi il merito e valorizzi le competenze di eccellenza, è anche un modo per potenziare la competitività delle imprese – prosegue Confindustria – si tratta quindi non di limitare le risorse da destinare alle retribuzioni, ma di gestirle al meglio affinché tutte le potenzialità delle risorse umane trovino la loro migliore e più piena espressione”.
“La facoltà, che è propria delle singole aziende, di mantenere le condizioni in essere per i lavoratori attualmente in forze, è stata già esercitata da alcune imprese – conclude la nota – Confindustria Toscana Nord ribadisce la disponibilità, già manifestata alle organizzazioni sindacali, a incoraggiare questi percorsi in termini non vincolanti. La disdetta da parte di Confindustria Toscana Nord dei contratti integrativi territoriali della meccanica pratese ha seguito un iter corretto e rispettoso dei ruoli di tutti e ha l’unico scopo di attualizzare le relazioni industriali”.