PRATO – Il Consorzio per il riuso e il riciclo tessile è stato duplice protagonista a Ecomondo 2025, l’evento internazionale di Rimini leader nei settori della green and circular economy, punto di incontro tra industrie, stakeholder, policy maker, opinion leader, mondo della ricerca e delle istituzioni.
Il presidente Raffaello De Salvo assieme al vicepresidente Fabio Marseo sono infatti stati invitati come relatori a due panel legati al mondo del tessile.
Il primo appuntamento è stato promosso dalla redazione giornalistica di Economia Circolare, che ha acceso i riflettori su un nodo cruciale di questi anni: “Epr tessile al punto di svolta. Come si ridisegna il futuro della moda”. Con la direttiva sulla responsabilità estesa ormai in vigore e il decreto italiano in via di emanazione, il settore tessile affronta la sfida della gestione dei rifiuti e del ripensamento dei modelli di business. La tavola rotonda è stata l’occasione per analizzare il ruolo delle imprese, delle piattaforme e delle istituzioni nel costruire filiere capaci di coniugare competitività e sostenibilità.
“È stata una nuova occasione per raccontare l’attività del consorzio e ribadire le necessità del comparto del riuso – spiega De Salvo -. Un settore che sta attraversando un momento difficile, di grandi cambiamenti del mercato e che ha bisogno di risposte da parte delle istituzioni locali, nazionali ed europee. L’auspicio è che ci sia un cambio di passo nel più breve tempo possibile. A rischio c’è la tenuta di interi pezzi di filiera”.
Il secondo appuntamento nei padiglioni di Rimini Fiera, è stato promosso dal Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo & Società Chimica Italiana, con titolo ‘Sistemi innovativi di prevenzione dei rifiuti e gestione circolare delle risorse’.
“Le pratiche di prevenzione dei rifiuti sono al primo posto nella gerarchia suggerita dall’Unione Europea, in quanto volte ad evitare un consumo di risorse e la necessità di trattare materiali complessi – spiegano i promotori -. Tali pratiche dovrebbero essere accompagnate anche da una gestione il più possibile circolare delle risorse materiali a fine vita, mediante l’integrazione di diverse opzioni, anche guidate da soluzioni di digitalizzazione ed intelligenza artificiale. Il seminario è stato quindi dedicato alla presentazione di buone prassi e casi studio di prevenzione dei rifiuti, di gestione di sottoprodotti e scarti di origine urbana o industriale, di misurazione delle performance ambientali al fine di ottimizzare le azioni di riciclo e recupero”.
“Un momento importante di confronto con gli addetti ai lavori – conclude De Salvo -. Un’occasione per ricordare il ruolo centrale della filiera tessile nella diffusione di buone prassi di economia circolare”.