Getting your Trinity Audio player ready...
|
PRATO – Un pratese alla guida nazionale dei tessili di Confartigianato.
Una conferma per acclamazione quella di Moreno Vignolini, che il 13 settembre ha visto rinnovare la totale fiducia nei suoi confronti nel ruolo di presidente del consiglio nazionale della categoria tessili di Confartigianato.
Vignolini ha presentato il suo programma riassumendo quanto fatto nel precedente mandato e indicando le nuove strategie che seguiranno alcuni driver cardini: dossier europei in materia di economia circolare, eco-design, Epr ed end of Waste, promozione e lo sviluppo delle imprese, valorizzazione delle filiere produttive, attenzione sulla formazione dei dipendenti, tutela delle produzioni made in Italy.
“Accolgo questa conferma con soddisfazione – dice Vignolini – La considero un riconoscimento non solo per Confartigianato Imprese Prato ma anche per il nostro distretto e le sue imprese. Mi consente infatti di proseguire il lavoro intrapreso e soprattutto di portare la voce del nostro territorio direttamente ai tavoli dei ministeri. Questo non significa che possiamo ottenere tutto ciò che vorremmo, ma sicuramente ci consente di spiegare le problematiche che stiamo attraversando, suggerendo possibili soluzioni. Attualmente infatti, dopo la riunione del 12 settembre scorso al ministero, stiamo provando – di concerto col ministero del made in Italy – a definire una norma sulle moratorie degli F24 e sui finanziamenti. Non vogliamo creare aspettative che potrebbero andare deluse ma il nostro impegno è al massimo. Si tratta di capire se esiste la possibilità di definire in modo puntale e chirurgico, le aziende che potrebbero usufruire degli aiuti“.
Vignolini, tra le altre cose, punta anche sulla proposta di una formazione mirata per accompagnare i processi di cambiamento in atto attraverso la creazione di percorsi scolastici e post-scolastici che siano incentrati nel passaggio del “saper fare” artigiano e manifatturiero; l’assunzione nelle aziende di giovani ad alta scolarizzazione e specializzazione tecnica attraverso un abbattimento dei costi per l’assunzione, sviluppando il sistema dell’apprendistato, riconoscendo il ruolo formativo delle aziende e degli imprenditori, attraverso misure per abbattere i costi dei percorsi di affiancamento.