Personale Ata, Uil Prato: “Alcune scuole ostacolano il riconoscimento delle ore di formazione”

PRATO – “Sempre più spesso ci arrivano segnalazioni da parte del personale Ata della provincia di Prato di pressioni, rinvii e cavilli burocratici messi in atto da alcune scuole per evitare il riconoscimento delle ore di formazione, utili all’attribuzione delle posizioni economiche al personale Ata”.

Così in una nota Uil Scuola Prato, che afferma: “La norma contrattuale è chiara e nota: non lascia spazio a interpretazioni arbitrarie. Eppure, si continua a mettere in atto una strategia che mina i diritti dei lavoratori, colpendo non solo il personale Ata ma l’intera comunità scolastica, attraverso l’indebolimento di principi contrattuali nati per tutelare il mondo del lavoro”.

“La procedura è semplice – prosegue la nota -: autorizzare lo svolgimento del corso in servizio entro la data di chiusura del corso (evitando, come raccomandato dalla stessa circolare ministeriale, la fruizione a ridosso della chiusura della piattaforma) oppure riconoscere le ore svolte fuori dal servizio, indipendentemente dal fatto che il lavoratore sia in ferie. Invece, si moltiplicano dinieghi e riconoscimenti parziali, rallentando e ostacolando un percorso formativo previsto dal contratto“.

“È inaccettabile – come ha già denunciato il nostro segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – subordinare un diritto contrattuale e costituzionale, come la fruizione delle ferie, alla formazione obbligatoria, attraverso una presunta disponibilità a modificare il piano ferie. È un rovesciamento della logica e del buon senso: un vero assurdo”.

Uil Scuola Prato ricorda che la conclusione dei corsi è fissata come segue: per i collaboratori scolastici e operatori dei servizi agrari il 28 agosto, per gli assistenti amministrativi e tecnici il 12 settembre.

“Alla luce di queste scadenze, è evidente che la formazione, se autorizzata in servizio, dovrà esserlo al massimo nei primi giorni di settembre. La Uil Scuola Rua continuerà a vigilare e a intervenire in tutte le situazioni in cui il contratto viene disatteso. I diritti non si discutono: si rispettano” conclude il sindacato.