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PRATO – Buone notizie per l’andamento del turismo a Prato.
Prosegue anche quest’anno il trend positivo di aumento di turisti a Prato, che da gennaio a settembre 2024 ha fatto registrare il 12.3% di arrivi e il 9.2% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2023, che aveva ugualmente fatto segnare un incremento rispetto al 2022. In termini assoluti i turisti italiani e stranieri arrivati nel territorio pratese nei primi nove mesi dell’anno sono stati 178.955, 19.597 più dell’anno scorso, e le presenze 346.189, oltre 29mila in più del 2023. I risultati dell’Ambito turistico pratese, elaborati dall’Ufficio Turismo del Comune sulla base dei dati provvisori della rilevazione diretta sul territorio effettuata da Istat, sono stati presentati ieri alla commissione consiliare 5 cultura dall’assessora al turismo Chiara Bartalini: i turisti italiani sono diminuiti in termini di arrivi, ma hanno contribuito a un leggero aumento nelle presenze, suggerendo un prolungamento della permanenza media, mentre gli arrivi di turisti stranieri sono aumentati da 85.241 nel 2023 a 106.272 nel 2024 (+24,7%) e le presenze da 181.589 a 208.398 (+14,8%), una crescita che testimonia il forte interesse del mercato internazionale per Prato, trainando l’espansione della stagione.
La permanenza media complessiva è leggermente diminuita, da 2.0 a 1.9 giorni, indicando un trend verso soggiorni più brevi, specialmente considerando il maggiore afflusso di turisti internazionali che tendono a visitare più destinazioni in tempi ristretti. Maggio è il mese “più gettonato” dagli italiani, mentre per gli stranieri è settembre.
Per quanto riguarda la tipologia di struttura ricettiva, il settore alberghiero ha visto una riduzione della clientela italiana (-5,9% di arrivi e -4,7% di presenze) ma un forte incremento di quella straniera (+27,4% arrivi e +17,7% presenze), rafforzando la vocazione internazionale di questo segmento. Gli italiani crescono invece nelle strutture extralberghiere (come b&b, agriturismi, affittacamere, residence ecc.) , con un +10,9% negli arrivi e +17,6% nelle presenze. Questo segmento, preferito dagli italiani, ha registrato un trend positivo anche tra i turisti stranieri, attratti probabilmente da soluzioni di soggiorno più intime e locali (6,5% e 5,8%).
Infine le locazioni turistiche mostrano una popolarità crescente, in linea con la tendenza a scegliere soluzioni autonome e flessibili. Questa categoria rappresenta il segmento a maggiore crescita, soprattutto per il mercato domestico, con un marcato aumento per gli italiani, +51,9% negli arrivi e +19,1% nelle presenze, e segno più anche per gli stranieri, con 14,5% e 8,7%: “Non posso che esprimere soddisfazione per i risultati registrati – afferma l’assessora Bartalini – Ottima la permanenza di americani (14.931 presenze), francesi (13,230), tedeschi (10.939) e australiani (12.144) e va considerato che in base ai dati gli italiani diminuiscono negli alberghi ma aumentano nelle strutture extralberghiere.
Per comprendere appieno l’impatto del turismo sull’economia e sul tessuto culturale della città, è fondamentale poi considerare non solo i dati relativi agli arrivi e alle presenze, ma anche il turismo di prossimità. Questa componente, costituita da visitatori che scelgono Prato come meta di una gita giornaliera senza pernottamento, contribuisce in modo significativo alla vitalità della città e al successo delle sue attività culturali, enogastronomiche e sportive: eventi come Eat Prato, Tipo e la Via Medicea da questo punto di vista costituiscono una forte attrattiva e danno spinta a questo segmento”.
Infine per quanto riguarda gli incassi derivanti dall’imposta di soggiorno, hanno comportato un introito di circa 490mila euro per il Comune di Prato.