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PRATO – Prato fra le città a maggior rischio di infiltrazioni criminali in Italia
Imprese in Toscana, calano i prestiti e aumenta il rischio di infiltrazioni della criminalità. E Prato rientra fra le città più problematiche, da quest’ultimo punto di vista, nonché nella top 20 delle province con i cali più alti degli impieghi alle imprese.
Nell’ultimo anno gli impieghi vivi alle imprese sono diminuiti del 4.7% (in termini assoluti -32,2 miliardi di euro), a Nordest la contrazione è stata addirittura del 7.4% per cento (-14 miliardi).
Gli impieghi vivi alle imprese toscane, ad aprile 2024, sono stati pari a 43 miliardi di euro, in calo del 5% rispetto all’anno precedente, corrispondente a meno 2.2 miliardi di euro. In campo nazionale, nel periodo da aprile 2023 ad aprile 2024 flessione media del 4.7%.
Dati elaborati da Ufficio Studi Cgia di Mestre: “Continua, pertanto, la riduzione dei prestiti bancari alle aziende che negli ultimi 12 anni a livello nazionale ha registrato una caduta del 27 per cento, pari a -247 miliardi di euro di impieghi vivi in essere”. Un trend che, evidenzia Cgia di Mestre, “rischia di alimentare, indirettamente, un fenomeno molto preoccupante che, ormai, non riguarda solo le regioni del Sud, ma anche quelle del Nord: vale a dire la presenza sempre più diffusa nell’economia reale delle organizzazioni criminali”.
Tra le città più a rischio infiltrazioni criminali ci sono Pistoia, Prato, Firenze, Livorno, Arezzo.
Cgia Mestre cita uno studio realizzato da Bankitalia nel 2021.
Pistoia e Prato anche nella top venti nazionale delle province che hanno registrato i cali più alti degli impieghi alle imprese.
Pistoia è al 14esimo posto, con un calo degli impieghi quasi doppio rispetto alla media nazionale: -8,8%, pari a quasi 299 milioni di euro in meno tra aprile 2023 e aprile 2024, con i prestiti scesi complessivamente a meno di 3,1 miliardi di euro.
Prato è al 15esimo posto in Italia, con circa 3,5 miliardi di euro di impieghi, oltre 334 milioni in meno rispetto a dodici mesi fa e un calo dell’8,7%.
Sotto la media nazionale i cali nelle province di Grosseto (-3,6%, con 87,4 milioni in meno e un totale di 2,3 miliardi), Firenze (-3,4%, con 476,8 milioni in meno e un totale di quasi 13,5 miliardi) e Lucca (-1,6%, con 77,4 milioni in meno, portando il totale a 4,7 miliardi).