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Prato riconferma l’Emporio della Solidarietà: firmato il protocollo d’intesa

Il servizio sarà finanziato con 140mila euro all'anno per 3 anni da Comune, Diocesi, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio

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PRATO – Un luogo organizzato come un supermercato nel quale le persone possono fare la spesa e prendere solo quello che serve al loro fabbisogno. La città di Prato conferma il progetto dell’Emporio della Solidarietà e lo finanzia per altri 3 anni, affinché possa continuare a sostenere le famiglie bisognose.

È stato firmato in Palazzo vescovile il nuovo protocollo d’intesa attraverso il quale Diocesi, Comune, Provincia e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato si impegnano a portare avanti il supermercato solidale di via del Seminario.

La firma è stata sottoscritta dal vescovo Giovanni Nerbini, dalla sindaca Ilaria Bugetti, dalla presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Diana Toccafondi, dalla consigliera provinciale Paola Tassi e da Umberto Ottolina, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas onlus.

Si tratta del settimo rinnovo di un accordo che nel 2006 ha portato all’apertura di un progetto al tempo inedito nel campo dell’assistenza. All’Emporio della Solidarietà non si spendono soldi, ma punti accreditati in una speciale tessera rilasciata dalla Caritas, dai servizi sociali del Comune e da una rete solidale individuata dai soggetti promotori. Un modello poi esportato anche in altre città italiane grazie all’esperienza maturata a Prato. Nel 2024 l’emporio è riuscito a distribuire prodotti per un controvalore di oltre 2 milioni di euro a 1728 famiglie.

“Senza la collaborazione degli enti cittadini non sarebbe possibile raggiungere questo risultato – ha commentato il vescovo Giovanni Nerbini –, abbiamo deciso di proseguire con convinzione questo progetto perché siamo consapevoli che questo servizio è un dono grande per tutti coloro che da soli non ce la farebbero ad andare avanti. La carità, prima di essere un gesto concreto, è un gesto di grande condivisione”.

La sindaca Ilaria Bugetti ha definito l’emporio un “presidio di umanità” e un progetto necessario, perché “non è puro assistenzialismo, ma sceglie la dignità, è un servizio evoluto che dice ai fragili: non siete soli. Con questo accordo garantiamo un aiuto concreto a chi un domani potrebbe averne bisogno”.

“Quando si parla di bisogni primari – ha osservato la presidente Diana Toccafondi – non c’è solo quello all’alimentazione, è fondamentale anche la dignità, il non vergognarsi a chiedere aiuto in caso di bisogno. Oggi abbiamo rinnovato le promesse reciproche a essere parti attive dell’Emporio; la Fondazione Cassa di Risparmio ci ha sempre creduto, anche nell’attività formativa di questo progetto”.

La consigliera provinciale Paola Tassi, intervenuta in rappresentanza del presidente Simone Calamai, ha confermato l’adesione dell’ente: “Consideriamo l’Emporio di fondamentale importanza per tutto il nostro territorio”.

L’accordo sottoscritto conferma i contenuti del precedente protocollo firmato nel 2021. Il Comune di Prato assicura un contributo di 50mila euro l’anno fino al 2027; la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato metterà a disposizione 70mila euro per il 2025, cifra che sarà confermata negli anni successivi sulla base della disponibilità dei bilanci; la Provincia mette a disposizione, in comodato gratuito, gli ambienti di via del Seminario, dove si trovano il punto di distribuzione dei prodotti e il magazzino per la conservazione della merce; la Diocesi, attraverso la Caritas diocesana, dà un contributo annuale di 20mila euro per 3 anni. La Fondazione Solidarietà Caritas onlus continuerà a occuparsi della gestione e dell’approvvigionamento. In totale sono 140mila euro all’anno.

Alcuni dati. Contando un numero medio di tre persone a famiglia, possiamo dire che nel 2024 l’Emporio è riuscito ad aiutare oltre cinquemila persone, appartenenti a 1728 nuclei familiari. Come detto sono stati distribuiti prodotti, alimentari e per la casa, per un controvalore di due milioni di euro (il 3 per cento in più rispetto allo scorso anno). Sono aumentati anche agli accessi, passati da 2700 nel 2023 ai 2900 nel 2024. Il numero delle tessere distribuite – dunque degli utenti autorizzati a utilizzare il servizio – è rimasto invariato rispetto al 2023. Gli italiani sono il 49 per cento del totale, una percentuale in linea con gli anni passati.

“L’Emporio è una macchina efficiente e complessa – ha detto Umberto Ottolina, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas di Prato – e funziona grazie al generoso apporto dei nostri volontari, uomini e donne che dedicano il loro tempo per il bene degli altri e che non smetteremo mai di ringraziare”.

© Riproduzione riservata

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